Livorno, il pagellone di fine stagione. Mazzoni il migliore, Vantaggiato delusione
La stagione del Livorno si è conclusa con l’amara eliminazione dai playoff per mano della Reggiana. Un 2-2 che lasciato molto amaro in bocca specie per come è arrivato. Di seguito ecco il nostro pagellone di fine anno con i voti ai singoli giocatori in base alla stagione che hanno disputato.
Mazzoni 8,5: Avercelo avuto l’anno scorso. A quest’ora non eravamo costretti a tornare su campi come Renate o Giana Erminio. Il suo rendimento è la prova che Mazzoni a Livorno ci può e deve stare. In passato è stato spesso criticato anche ingiustamente. Lui però non si è lasciato abbattere e ha fatto rispondere il campo.
Borghese 8: uno dei leader indiscussi. Ha iniziato in sordina per poi diventare un’autentica colonna in campo e nello spogliatoio. “Vogliamo 11 Borghese” è uno striscione apparso in curva Nord. Ha guidato la difesa in maniera spesso perfetta e nei playoff ha tenuto a galla la squadra segnando due reti.
Maritato 8: arrivato da svincolato e con il ruolo di riserva, è entrato nel cuore dei tifosi per la grinta con la quale ha giocato. Spesso e volentieri si è preso tutto il peso dell’attacco e ha ripagato la fiducia con reti decisive.
Valiani 7,5: un giocatore da prendere come esempio per i più giovani. Instancabile motorino a centrocampo, ha dalla sua un’esperienza che in molti invidiano. Deve essere uno dei perni della prossima stagione.
Luci 7,5: ha iniziato come interno e si vedeva che faceva una fatica maledetta. Poi è stato spostato davanti alla difesa e la sua stagione si è illuminata. Spesso muro insormontabile, cuore e capitano della squadra.
Cellini 7,5: bomber di razza, finalizzatore di tutte le azioni del Livorno. Il vuoto lasciato nell’attacco non è stato colmato. Se al top della forma, il buon Marco è un attaccante come pochi in questa categorie e se non si fosse rotto siamo sicuri che il Livorno starebbe festeggiando la promozione in B.
Galli 7: aveva il compito non facile di non far rimpiangere Jelenic e ci è riuscito in pieno. Piede raffinato il suo, non si capisce come mai per molte partite non è stato utilizzato.
Franco 6,5: esperienza e grinta sulla sinistra. Arrivato anche lui a gennaio dopo 6 mesi di tribuna a Salerno, ha dimostrato di essere un ottimo elemento che in questa squadra può ricoprire un ruolo importante.
Lambrughi 6,5: una delle bandiere di questa squadra. Ha tirato avanti la carretta finché ha potuto poi nel finale di stagione ha accusato un vistoso calo.
Marchi 6,5: ma quanti polmoni ha? Lo devi correre anche oltre il 90esimo. Foscarini ha fatto un grande affidamento su di lui e l’ex Pavia ha sempre ripagato dando tutto se stesso in mezzo al campo. Stoico quando ha giocato con un dito lussato.
Toninelli 6: campionato dai due volti il suo. Bene nella prima parte, spesso in panchina dopo e poi di nuovo titolare (con prestazioni più che buone) sul finale di campionato. Senza infamia e senza lode la sua stagione.
Benassi 6: arrivato nell’ultimo giorno di mercato, è stato spesso frenato dagli infortuni. Quando ha giocato però ha dimostrato che su di lui si può contare.
Gonnelli 6: all’inizio della stagione non era ancora al top, poi quando ha iniziato a giocare con continuità è stato fermato da un brutto infortunio. Tornato in tempi record per i playoff, la prossima stagione deve essere quella della sua consacrazione.
Morelli 6: ha bisogno di giocare con continuità per poter esplodere. Quando è stato impegnato, si è adattato a fare il terzino sinistro. Giocatore comunque da non perdere di vista.
Rossini 6: un’altra vittima della maledizione Como. Peccato perché l’ex Samp stava dimostrando di poter essere una valida alternativa in difesa.
Giandonato 6: ha saltato quasi tutta la stagione per la rottura del crociato. Quando è tornato, Foscarini lo ha provato mezz’ala con risultati altalenanti.
Gasbarro 5,5: il top è stato l’eurogol alla Cremonese, il flop le gare dei playoff. Stagione condizionata dagli infortuni nella quale non ha reso come ci si aspettava. Benissimo nella difesa a tre, troppe amnesie in quella a quattro.
Ferchichi 5: sarebbe stato anche lui da senza voto però ha giocato molte partite dando sempre l’impressione di essere terribilmente acerbo per la categoria. Da rispedire al Palermo.
Venitucci 5: avrebbe i mezzi per poter fare la differenza invece spesso e volentieri non è riuscito a far girare l’attacco. Da uno come lui ci si aspetterebbe quella giocata in più che però troppe volte è rimasta nello spogliatoio.
Murilo 5: dovrebbe giocare con continuità per poter prendere maggiore confidenza con la porta. Stagione con troppi bassi e pochissimi alti. Ancora acerbo forse per poter giocare da titolare nel Livorno.
Vantaggiato 4,5: lo sa anche lui che questa stagione deve finire nel dimenticatoio in fretta. E’ riuscito a strappare un biennale nonostante le precarie condizioni fisiche che lo hanno condizionato tutto il campionato. Poi una volta tornato in campo è parso il lontano parente del giocatore ammirato in B.
Calil 4: forse la delusione maggiore. Arrivato al posto dell’infortunato Cellini, ha fatto rimpiangere addirittura Bakayoko. A Catania lo rimpiangono allo stesso modo con cui un liceale rimpiange la scuola durante la vacanza ad Ibiza. Scommessa persa.
Dell’Agnello 4: si conferma un talento incompiuto. Anche in questa stagione quando è stato chiamato in causa ha quasi sempre deluso. Per non farsi mancare nulla, ha mandato a quel paese i tifosi.
Gemmi sv: dopo qualche apparizione è finito nel dimenticatoio.
Vono sv: solo una presenza per lui.
All. Foscarini 7,5: il voto poteva essere anche più alto però incide la mancata promozione. In estate ha accettato una sfida che non pensava presentasse così tante difficoltà. Ad inizio campionato metà squadra era fuori forma e faceva fatica a vincere anche partite abbordabili. La svolta dopo Prato. Con una rosa che finalmente si poteva definire tale ha battuto tutto e tutti (comprese Cremonese e Alessandria). Poi la maledizione di Como e gli innesti non all’altezza. Nonostante tutto è arrivato terzo in campionato ed è uscito ai quarti di finale playoff dopo aver sfiorato l’incredibile rimonta con la Reggiana. Vorrebbe restare per continuare questo progetto ma difficilmente gli verrà data questa possibilità.
Ds Ceravolo 6: la media perfetta tra il 5 di alcuni acquisti senza senso (Ferchichi, Pirrello, Grillo, Calil) e ottimi colpi come Valiani, Galli, Franco e Cellini. Pesa però l’errore di valutazione su Vantaggiato. Offrirgli un biennale senza aver la certezza delle sue condizioni fisiche è stata una leggerezza.
Spinelli 3: si pensava che non potesse fare peggio dell’anno scorso, invece ci è riuscito. Zero euro spesi per il mercato, zero presenza all’interno della Lega (la scelta dell’arbitro Giua per Livorno-Reggiana la dice tutta), zero apporto alla squadra e zero presenze allo stadio. Anzi, una sì. A Reggio per poi inveire contro tutto e tutti a fine partita. Ormai ha finito i crediti. Se non ha più voglia ceda il passo perché così finiremo nell’anonimato.
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