Premio Bolognesi, a Barsanti la targa Quilivorno.it. Sodomaco prima classificata. Tutti i premiati

Ancora una volta hanno parlato loro: i ragazzi, i giovani studenti delle scuole superiori cittadine e della provincia a cui è riservato il premio di poesia “Giancarlo Bolognesi”, giunto quest’anno alla sua undicesima edizione (foto in pagina di Simone Lanari). Hanno parlato con le rime, con i versi scrivendo nero su bianco le loro preoccupazioni, le loro angosce, i loro sogni. Hanno tratteggiato il male di vivere quotidiano sussurrando con forza grazie a un foglio e una penna quello che sentono. Tanti i temi trattati e valutati attentamente nel corso delle ultime settimane dalla giuria (composta da Emanuele Rossi, Laura Bandini, Marida Bolognesi, Gabriele Cantù, Silvia De Batte, Antonella Gioli, Mariagrazia Gori, Alessandro Guarducci, Luigi Vicinanza, Giacomo Niccolini, Lucia Raspo, Carla Roncaglia e Stella Sorgente).

LA VINCITRICE DELL’UNDICESIMA EDIZIONE SVEVA SODOMACO CON LA POESIA INTITOLATA “1954”

Nelle righe degli studenti ecco che emerge l’amore o il ricordo per i nonni, la speranza per andare avanti, la voglia di non dimenticare la grande strage del Moby Prince, i soprusi e le violenze sulle donne, il dramma dei migranti, l’ansia adolescenziale e la smania amorosa che contraddistingue i ragazzi dai 14 ai 18 anni. Ma non è mancate neppure l’ironia e qualche verso vernacolare che hanno fatto così sorridere la folta platea intervenuta nei saloni della Provincia di Livorno, dove il presidente Alessandro Franchi, ha tenuto a battesimo questa undicesima edizione.
A vincere il primo premio è stata la studentessa Sveva Sodomaco della 5a  E del Liceo F. Enriques di Livorno con la poesia “1954” dedicata al nonno e al dramma degli esuli istriani. Al secondo posto Virginia Dani (5a C Liceo F. Cecioni) con la poesia “Migranti” in cui si narra l’orrore e la tragedia dei viaggi sui “barconi della speranza” che purtroppo si spegne ancor prima di accendersi.
Al terzo posto ad ex aequo Alice Rossi (4a A Classico)  con “Livorno in primavera”  e Federica Barsanti (5a F Liceo Enriques) con la poesia “Acluofobia”. Al quarto posto Valerio Dainelli (5a B INT Iti Galileo Galilei) con “Ansia” e al quinto Gimmaria Ragazzi (2a AE Liceo Fermi Cecina) con “Fiori del Male”.
Clicca sul link in fondo all’articolo per leggere i nomi di tutti i vincitori degli altri 29 premi speciali messi in palio da associazioni e istituzioni cittadine.
Oltre a guadagnarsi il podio generale, Federica Barsanti (nella foto principale insieme al caporedattore di Quilivonro.it) della 5a F del Liceo Enriques, grazie alla sua simpatica e geniale poesia ha strappato anche l’ambita targa “Quilivorno.it”. Questa la motivazione della nostra redazione. “Per aver saputo cogliere con arguzia e ironia un problema psicologico come la paura del buio sapendo giocare con cognizione di causa e capacità poetica in un simpatico siparietto lirico tra l’Io e l’Es“.

Ecco la lirica premiata da Quilivorno.it

Acluofobia

“Pronto Dottore”, esordì l’Io

“Mi scusi per l’ora” continuò il super Io…

E’ solo che l’Es nella psiche ha trovato

Una paura che mi ha fortemente turbato

Mi dica… Mi dica signora…

Sento che Freud lei ha già consultato

Ma cos’è che di forte ha provato

Che mi chiama perfino a quest’ora?

Da qualche giorno, caro Dottore,

durante la notte mi sento svenire

e nell’informazione ho cercato

la terza via per guarire

Accenda la luce, signora… la luce!

Del buio l’assicuro non si può morire!

Torni a letto e ricordi domani

Che la soluzione è la stessa di oggi, di ieri…

E almeno una notte mi faccia dormire!