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“Quella donna ha rimproverato nostra figlia in malo modo”. Rompe una porta dell’autobus e morde un passeggero

Lunedì 5 Giugno 2017 — 07:59

Lite a bordo di un autobus in corrispondenza della fermata vicino al Caprilli. Sulla vicenda interviene la famiglia che con un paio di commenti fa alcune precisazioni rispetto alla versione fornita dalla Municipale

Intorno alle 11.40 del 4 giugno, durante il servizio contro l’abusivismo, gli agenti della municipale giunti in corrispondenza della fermata dell’autobus LAM blu vicino al Caprilli sono stati richiamati da un signore perché all’interno del mezzo pubblico, direzione sud-nord, vi erano delle persone agitate. In base a quanto ricostruito dalla municipale, durante il tragitto del bus partito da Ardenza è salito un signore anziano. Erano già sedute una signora anziana con la badante polacca che notando ha chiesto ad una bambina di far sedere il signore. Sempre secondo la ricostruzione fornita dalla municipale, la madre della bambina se n’è risentita e tra lei e la badante è nata una discussione. Si è avvicinata l’autista Ctt Nord per chiedere il biglietto alla badante e questa ha iniziato a inveire contro l’autista, rompendo una porta del mezzo (la porta, quella anteriore, nel danneggiamento è uscita dalle guide) e dando un morso ad un ragazzo che si era messo in mezzo. Gli agenti hanno redatto il verbale, probabilmente scatteranno denunce e querele fra le parti.

Interviene la famiglia – Sulla vicenda interviene la famiglia rimasta coinvolta nell’accaduto. Sia il padre che la madre hanno inserito un commento che riportiamo qui di seguito, uno dopo l’altro, in cui vengono fatte alcune precisazioni rispetto alla versione fornita dalla Municipale. Il padre a firma “Andrea”: “I fatti non sono proprio così: sono d’accordo che prima si faccia sedere gli anziani, sono livornese e conosco le regole morali. Nel caso specifico però mia moglie aveva due bambine e non ha neanche avuto il tempo di farle alzare che la donna si è permessa di offendere e rimproverare in malo modo mia figlia. Credo che mia moglie sia stata anche troppo educata a scendere e aspettare l’autobus seguente. Cosa è successo dopo non lo so, ma una cosa è certa: se c’ero io finiva in modo peggiore!”.
La madre a firma “mamma”: “La cosa come sempre non è andata come descritto. Io sono la madre della bambina. Ero girata verso l’altra mia figlia con cui stavo parlando e non mi ero accorta assolutamente che era salita una persona anziana. Ad un tratto ho sentito la badante urlare in malo modo a mia figlia di appena sei anni “Muoviti” con la mano ad appena due centimetri dalla bambina. Ho fatto subito alzare la bambina ed ho detto alla badante che avrebbe dovuto rivolgersi a me e farmi presente che era appunto salito un anziano e che non doveva permettersi di urlare a mia figlia in quel modo. A quel punto la badante polacca ha iniziato a insultare me e tutte le madri italiane con offese a dir poco irripetibili e con versi come di “vomito”, affermando che una madre deve star seduta e le bambine in piedi e che le madri italiane non sanno educare i figli.
Vorrei far presente che il giorno prima avevo incontrato la stessa sul solito autobus e che urlava con un’amica della signora anziana a cui fa da badante, tanto che questa amica era rimasta molto scossa da come era stata attaccata dalla badante. Le mie figlie di cinque e sei anni erano molto scosse ed io sono scesa aiutata da una giovane madre che aveva notato tutto e si era accorta prima di me che la donna stava urlando a mia figlia. Io non prendo mai l’autobus, ma le bambine volevano provarlo. Sono rimaste però terrorizzate ed io ritengo che vi debbano essere più controlli sui bus”.

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