Reggiana-Livorno 2-2. Finisce il sogno
Il Livorno, avanti di due reti, si fa raggiungere nel primo tempo supplementare e getta alle ortiche il passaggio del turno.
E’ finita come peggio non si potrebbe con il Livorno che ha cullato il sogno della grande rimonta e poi ha finito in lacrime. Ci sta di perdere, ma così fa veramente ma veramente male specie perché al cospetto degli amaranto non c’era una super corazzata ma una squadra con valori tecnici forse anche inferiori. Purtroppo questa è la legge del calcio. Il Livorno ha tutto il diritto di mangiarsi le mani perché in vantaggio di due reti si è fatto rimontare fino al 2-2 arrivato nei supplementari vedendo svanire quanto di buono aveva fatto. È terminata così questa stagione, in uno dei modi più beffardi che ci poteva essere. Per quanto hanno mostrato, gli amaranto si sarebbero meritati di arrivare quantomeno alle Final Four di Firenze ma ancora una volta gli episodi hanno girato contro. Valiani infatti ha avuto sui piedi il pallone della vittoria ma ha fallito clamorosamente a differenza di Guidone che ha sfruttato l’unica vera occasione creata dalla Reggiana dopo l’1-2 per siglare il pareggio che alla fine è valso il passaggio del turno.
Non sarà certo questa sconfitta a minare quello che Livorno rappresenta. Una squadra che ha sempre lottato contro tutto e tutti saprà farlo anche questa volta. Si saprà rialzare come ha fatto in tante altre occasioni e alla fine tornerà là dove merita di stare. Magari con un’altra società e con altri giocatori, ma siamo certi che alcuni di questi meritino la riconferma per il cuore con il quale hanno giocato. La squadra ha dimostrato che al completo era la più forte del girone e solo la sfortuna e qualche scelta di mercato non proprio felice ne hanno impedito la pronta risalita in B. Ora c’è da ricostruire ma come ha detto più volte Protti la base è buona, basta solo migliorarla. Foscarini con un progetto serio è pronto a restare e a continuare quanto fatto. Siamo sicuri che non ci voglia molto per far sì che l’anno prossimo rappresenti quello della pronta risalita.
Doppio vantaggio – E dire che la partita era iniziata come meglio non si poteva. Il Livorno doveva ribaltare l’1-2 dell’andata ed è entrato in campo con la giusta cattiveria. Il 4-2-3-1 o 4-3-3 di Foscarini ha messo in difficoltà una Reggiana che è scesa in campo con il chiaro intervento di non prenderle e di amministrare il vantaggio. Peccato che non aveva fatto i conti con la voglia di riscatto di Luci e compagni e con il piede magico di Galli. Da due punizioni del terzino infatti sono arrivati altrettanti assist per Franco e Borghese che in 40 minuti hanno incanalato la partita verso Livorno. Sembrava l’inizio di un pomeriggio da raccontare ai nipotini…
Beffa – Al rientro in campo però la Reggiana ha mostrato gli artigli e si è gettata a capofitto nell’area di rigore avversaria alla ricerca del gol che avrebbe quantomeno portato la sfida ai supplementari. Così come all’andata, è stato decisiva, in negativo, una sciocchezza degli amaranto. Gasbarro infatti ha atterrato Maltese concedendo il rigore che Cesarini ha trasformato. Sull’1-2 la partita si è spenta con le due squadre che sembravano accontentarsi di andare all’extra time. Valiani però ha avuto sui piedi il pallone della vittoria presentandosi da solo davanti a Narduzzo ma dopo averlo saltato si è visto respingere il tiro sulla linea da Spanò quando stava già gridando “gol”.
Addio – Ai supplementari, entrambe le squadre erano in chiaro debito di ossigeno ma la Reggiana ha avuto il merito di trovare con Guidone il giusto pertugio in area di rigore e di trafiggere Mazzoni. Una volta sotto di una rete, Foscarini ha mandato in campo Calil per un 4-2-4 iper offensivo. Peccato però che gli attaccanti, ancora una volta, abbiano fatto cilecca e di pericoli dalle parti di Narduzzo neanche uno. Solo nel finale c’è stata qualche mischia in area di rigore reggiana ma nulla di pericoloso. È finita con i giocatori amaranto in lacrime che hanno ricevuto l’abbraccio dei loro tifosi. È calato il sipario su questa stagione. Adesso comincia forse la partita più importante, quella societaria. Spinelli ha detto che vuole vendere e gli acquirenti questa volta ci sono per davvero. Giugno sarà il mese decisivo per capire che Livorno sarà quello targato 2017-2018.
Il tabellino
Reggiana: Narduzzo, Spanò, Sabotic, Trevisan, Sbaffo, Ghiringhelli (45′ Maltese), Contessa, Genevier, Carlini, Marchi (64′ Guidone), Cesarini (116′ Riverola). In panchina: Perilli, Riverola, Mecca, Lombardo, Panizzi, Rocco. All. Menichini
Livorno: Mazzoni, Galli, Borghese, Gasbarro, Franco (80′ Lambrughi), Marchi (101′ Calil), Luci, Valiani, Murilo (70′ Venitucci) Maritato, Vantaggiato. A disp: Vono, Romboli, Benassi, Gonnelli, Toninelli, Gemmi, Ferchichi, Giandonato, Dell’Agnello. All. Foscarini
Arbitro: Pillitteri di Palermo
Reti: 30′ Franco, 43′ Borghese, 59′ Cesarini (r), 96′ Guidone
Note: angoli 9-3 per la Reggiana, ammoniti Borghese, Sabotic, Trevisan, Marchi, Valiani, recupero 1′ + 3′
Mazzoni 6: trafitto ancora su rigore e poi da pochi passi. Per il resto giornata tranquilla.
Galli 7: sforna due assist al bacio nel primo tempo e sulla destra sfreccia a più non posso. Uno degli ultimi ad arrendersi.
Borghese 7: leader indiscusso, segna la rete che ribalta completamente il risultato. Nel finale si spinge in avanti ma ormai è troppo tardi.
Gasbarro 4: sicuramente il peggiore nell’arco delle due sfide. Colpevole nella gara di andata, in questa propizia il rigore che riporta in partita la Reggiana.
Franco 6,5: a sinistra spinge che un piacere e copre molto bene. Partita impreziosita dalla rete che sblocca il match (80’ Lambrughi 5: è lui a perdersi il taglio di Guidone in occasione del 2-2).
Machi 6: la sua solita partita. Corre a più non posso e quando pressa è efficace. Finisce la benzina ma resta lo stesso in campo (101’ Calil sv: torna a Catania, grazie).
Luci 6,5: ottima partita del capitano che nei supplementari ha il pallone del pareggio ma non riesce a segnare.
Valiani 7: il voto potrebbe essere anche più alto ma quell’occasione da solo davanti il portiere avversario grida ancora vendetta. In assoluto tra i migliori.
Murilo 5: schierato largo nel tridente, incide e si vede molto poco. Qualche buono spunto in velocità ma nulla più (70’ Venitucci 5: si conferma tanto fumo e poco arrosto. E’ fresco, dovrebbe spaccare la partita invece si perde sulla fascia sinistra).
Maritato 5,5: non ha grandi occasioni per battere a rete però il lavoro sporco lo fa sempre. Peccato che le sue numerose sponde si perdano nel vuoto.
Vantaggiato 4: costantemente in fuorigioco, conferma la sua annata orribile. Foscarini contava su di lui in questi playoff ma non è stato ripagato.
All. Foscarini 7: alla stagione. Prima gli consegnano una squadra che non si poteva definire tale, poi sogna il primo posto con una strepitosa rimonta ma la sfortuna ha ben altro in serbo per lui. Con le unghie e con i denti riesce a concludere terzo in campionato e a portare la squadra ai quarti di finale playoff. Con una rosa degna di tale nome probabilmente il Livorno sarebbe già in B.
REGGIANA
Narduzzo 6: gli segnano da zero metri. Attento nelle altre occasioni.
Spanò 7: salva il risultato bloccando il tiro di Valiani sulla linea. Il passaggio del turno è in gran parte merito suo.
Sabotic 5: malissimo sui palloni aerei. Sempre in difficoltà.
Trevisan 5: idem. Mai sicuro, dà sempre l’impressione di patire l’avversario.
Sbaffo 5,5: uno con la sua esperienza può e deve fare di più. Fortuna che i compagni corrono anche per lui.
Ghiringhelli 5: impalpabile. Male sia in fase difensiva che di attacco (45’ Maltese 6: si procura il rigore dell’-1-2 poi scompare).
Contessa 6: buona la spinta in mezzo al campo, prezioso in copertura.
Genevier 5,5: lento nel far ripartire l’azione, sul finale si posizione in difesa e aiuta i compagni.
Carlini 7: giocatore di altra categoria. Propizia il 2-2 e quando ha il pallone tra i piedi è difficile levarglielo).
Marchi 5: ancona nessuna rete messa a segno. Anche oggi zero pericoloso (64’ Guidone 7: a differenza di Marchi la butta dentro e regala le semifinali alla sua squadra).
Cesarini 6,5: due rigori contro il Livorno, due reti. Avrebbe fatto comodo agli amaranto.
All. Menichini 7: coglie un traguardo forse inaspettato. Da applausi il suo lavoro. E ora vuole continuare a sognare.
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