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Spara al circolo, arrestato 49enne in un blitz-lampo. Operato alla gamba il 31enne

Mercoledì 31 Maggio 2017 — 13:31

E' stato arrestato con l'accusa di tentato omicidio l'uomo che ha sparato al circolo Arci Salviano. In casa 11 fucili, tre pistole, due coltelli. Le armi appartenevano al padre scomparso e non erano state denunciate. Ancora da chiarire l'esatto movente

E’ finito in manette con l’accusa di tentato omicidio l’uomo che il 30 maggio, intorno alle 21,30, si è introdotto al circolo Arci Salviano in via dei Pelaghi, sparando con un fucile ad uno dei presenti. Stefano Palandri, livornese di 49 anni che ora si trova in carcere alle Sughere (mercoledì 1° giugno in programma l’udienza di convalida), è stato arrestato nel corso di un blitz-lampo da parte della squadra mobile della polizia, avvenuto intorno alle 23 – un’ora e mezza dopo l’episodio – in una casa in via Costanza, poco distante dal circolo, dove il 49enne si era recato con un furgone dopo aver compiuto il fatto. Non era solo nell’abitazione: con lui il fratello e altri familiari. Proprio il fratello, al momento del blitz, si trovava sul balcone. Cosa che inizialmente ha creato un po’ di apprensione negli agenti ipotizzando che potesse trattarsi della persona che poco prima aveva sparato al circolo. Sprovvisto del porto d’armi – nel 2007 la questura glielo aveva negato – lo sparatore è stato trovato in mutande e in stato confusionale. Nell’abitazione, durante il sopralluogo, sono state trovate numerose armi: 11 fucili e tre pistole, oltre a due coltelli. Le armi appartenevano al padre scomparso di Palandri e non erano state denunciate. Nei suoi confronti, per questa ragione, è scattata quindi anche la denuncia per detenzione illegale e porto ingiustificato di armi da fuoco. “Alla domanda dei poliziotti – ha spiegato il neo dirigente della mobile, Salvatore Blasco, nel corso della conferenza stampa – Palandri ha subito confessato di aver sparato”. Non è però ancora stato chiarito il movente che lo ha spinto a compiere il gesto. La polizia parla di futili motivi. Sarà importante ascoltare la testimonianza diretta del 31enne ferito, il quale avrebbe intanto riferito agli investigatori di non conoscere Palandri. “Ringrazio tutti quei cittadini – ha concluso Blasco – che hanno collaborato nelle indagini fornendoci elementi utili che ci hanno poi consentito di assicurare alla giustizia il soggetto”.

Il bollettino medico – Il 31enne è stato operato alla gamba colpita dal proiettile. I medici di turno in ospedale sono riusciti ad evitare l’iniziale e ventilato rischio amputazione grazie ad un fissatore esterno distale apposto, in sede chirurgica, al femore interessato.

La cronaca dell’accaduto – E’ entrato, ha estratto un’arma, sembra un fucile, e ha premuto il grilletto nei confronti di uno dei presenti ferendolo ad una gamba. In base a quanto ricostruito – grazie alle testimonianze rese alla polizia, giunta sul posto con 4 volanti, da parte di chi era seduto ai tavolini esterni – l’uomo ha superato le aiuole sul retro della struttura e si è diretto verso il “rivale”, un livornese di 31 anni, classe 1986. Raccontano i frequentatori del circolo che inizialmente i due hanno discusso con toni accesi ma “normali”, tanto che l’aggressore si sarebbe poi seduto in disparte ordinando una birra. Tuttavia, poco dopo, si è alzato e se n’è andato tornando indietro imbracciando un fucile in una mano e le cartucce nell’altra. Ha caricato il fucile e ha esploso un colpo all’indirizzo del “rivale”. Immediata la reazione degli amici della vittima che sono riusciti a togliere allo sparatore le cartucce ma non il l’arma da fuoco. Nel frattempo è arrivata sul posto la Misericordia di Livorno con medico che ha prestato sul posto le prime cure alla vittima che d’urgenza è stata poi trasportata al pronto soccorso.

Le parole del presidente del circolo Fabio Altini – “Ci sentiamo colpiti da questo gravissimo episodio. Fatti simili non sono mai accaduti in questo circolo che poi è un punto di riferimento dei quartieri di nuova espansione. E’ sicuramente frutto di un caso sporadico che nasce da questioni che, probabilmente, sono al di fuori della vita sociale propria della struttura. Se conosco la vittima e l’aggressore? Non sappiamo ancora – ha commentato intorno alle 23.30 di martedì 30 maggio – i nomi di queste persone. La polizia giudiziaria sta effettuando ancora le sue indagini. Il ragazzo colpito l’ho visto ma non lo conosco. Probabilmente era qui di passaggio. Faremo di tutto affinché episodi simili non si verifichino mai più”.

Marco Solimano Presidente Arci Livorno – Un gravissimo episodio di violenza ha sconvolto la vita all’interno del circolo Arci Salviano. Una questione privata e futile fra due persone, del tutto estranea alle attività istituzionali del circolo, è sfociata in un tragico fatto di sangue a seguito dell’esplosione di un colpo di fucile indirizzato verso un avventore del circolo stesso.
Spaventa e disorienta quanto accaduto, proprio perché simili episodi sono totalmente estranei alla cultura fondativa dei circoli ove la dimensione della socialità popolare e ricreativa rappresentano le fondamenta ed il patrimonio della storia associativa dell’Arci.
Ma i circoli sono anche luoghi aperti, inclusivi e non discriminatori perciò esposti anche alle contraddizioni sociali che attraversano le comunità ed i territori in cui sono collocati.
Al Presidente del circolo Carli, all’intero gruppo dirigente ed a tutti i soci la solidarietà e la vicinanza del Comitato livornese dell’Arci ricordando che proprio nei momenti più difficili è necessario rinnovare protagonismo, nuove forme di partecipazione ed entusiasmi, unico vero antidoto verso la parcellizzazione delle relazioni e verso comportamenti antisociali.

La nota del Circolo Enrico Berlinguer –  Il Circolo Salviano – La Leccia del Partito Democratico esprime, in primo luogo, dolore e preoccupazione per il grave episodio avvenuto ieri sera nell’area giardino della Casa del Popolo durante il quale un uomo ha sparato un colpo di fucile ferendo in maniera seria un giovane seduto a un tavolo insieme a numerose altre persone.
Il Circolo quindi augura una fuoriuscita dalle condizioni di pericolosità e una pronta guarigione del ferito ed apprezza il tempestivo intervento sia dei mezzi di soccorso, sia delle forze di polizia le quali insieme alle autorità competenti sono state sin dall’inizio impegnate per l’identificazione del colpevole al fine di assicurarlo alla giustizia. Quanto è avvenuto sconvolge la coscienza e la sensibilità dei cittadini del Quartiere e, più in generale, di Livorno il cui tessuto civile non è abituato a simili accadimenti. Occorre ora comprendere motivazioni e dinamiche di quanto è successo. A nostra memoria un fatto del genere non si è mai verificato in un luogo storicamente contrassegnato dal vivere civile, dalla serena ricreazione, dalla solidarietà umana e dalla partecipazione. E’ necessario comunque approfondire se questo terribile episodio non sia anche il sintomo di fenomeni di degrado e di marginalità che lambiscono pure un tessuto civile sano come quello locale. In qualsiasi caso oggi più che mai è compito delle organizzazioni collettive e delle strutture associative di qualsiasi tipo operare per la valorizzazione delle funzioni sociali, culturali, ricreative e civili della Casa del Popolo di Salviano e di tutti i momenti di incontro e di confronto diffusi sull’intero territorio livornese.
Nell’ottica di confermare e sviluppare le attività sociali e culturali sul territorio il Circolo del PD conferma l’incontro già programmato per giovedì 1 Giugno, alle ore 18, presso il Salone al primo piano della nostra Casa del Popolo per la presentazione della ricerca “ Capitale umano a Livorno: un barometro economico “ con la partecipazione dell’autore Prof. Marcello Battini.

 

 

 

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