“Le Madri Costituenti” venerdì 26 maggio in Villa Fabbricotti
Anna Maria Bernieri ricostruisce il lungo percorso che ha portato le donne al voto e alla conquista del diritto di cittadinanza dalla Rivoluzione francese in poi, ricostruendo la storia del movimento delle donne, in Italia, dal periodo preunitario, a quello postunitario,fino al fascismo e alla nascita della Repubblica. Finita la seconda guerra mondiale, in una Italia disastrata economicamente e socialmente, vennero elette ventuno donne con le prime elezioni libere dell’Italia postfascista (1946) le Madri Costituenti.
Consapevoli di rappresentare tutte le donne italiane portarono con coraggio, determinazione e competenza i problemi delle donne nel momento istituzionale più alto e significativo dell’epoca: l’Assemblea Costituente che aveva il compito di redarre il nuovo testo costituzionale. Scelsero di concentrarsi, per l’esiguità del loro numero, su famiglia, lavoro, scuola, raggiungimento della parità e del diritto di cittadinanza. Le loro proposte furono spesso osteggiate anche dai compagni di partito. Ma non si arresero e indicarono una strada per le generazioni future. Lo stesso articolo 3 della Costituzione ha la formulazione da loro voluta. In questa norma le Costituenti hanno ben esplicitato il loro concetto di uguaglianza, democrazia e quali dovessero essere, a loro parere, i compiti della Repubblica. Per noi rimane una domanda: “ La Repubblica ha portato avanti il loro messaggio?”
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