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Il Consiglio adotta la variante Esselunga. “Noi vogliamo un incontro al più presto”

Mercoledì 10 Maggio 2017 — 07:05

di Letizia D'Alessio

Con 16 voti favorevoli (Movimento 5 stelle), 12 contrari (Pd, Livorno libera, Buongiorno Livorno, Livorno bene comune, Futuro) 2 astenuti (Elisa Amato di Forza Italia e Giuseppe Grillotti di Livorno libera) è stato ufficialmente adottato ieri durante il Consiglio comunale il piano di recupero di iniziativa privata con contestuale variante al piano strutturale e al regolamento urbanistico per la riqualificazione dell’area ex Fiat posta sul viale Petrarca (clicca qui per l’incontro chiesto da Confcommercio, Cna, Confesercenti e Cia). Un voto che ha sancito il primo passo verso l’approdo di Esselunga in città e che è avvenuto per la prima volta con appello nominale e non tramite procedura elettronica, così come è stato richiesto dal consigliere Marco Ruggeri. Tre i consiglieri assenti al momento della votazione: Andrea Raspanti (Futuro), Marco Cannito (Città diversa) e Alessio Batini (Movimento 5 stelle). “Si tratta di un momento importante per la vita del quartiere – ha detto il sindaco Filippo Nogarin – per la prima volta dopo tanto tempo poi si parla di creare nuovi posti di lavoro, almeno 140, che verranno da Esselunga e dalla filiera”. “Questo è il primo atto importante dell’amministrazione – ha affermato l’assessore Alessandro Aurigi – che concretizza la rigenerazione urbanistica che stiamo portando avanti”.

Secondo Marco Valiani (Livorno bene comune) però: “Non si tratta di dare addosso a una catena commerciale o a un’altra, ma di decidere cosa fare in città: se investire su Livorno o fare andare i soldi fuori. Con questa adozione si va contro al programma presentato dal Movimento 5 Stelle alle elezioni di tre anni fa”.

“Siamo contrari ma non faremo ostruzionismo. Per noi quella che viene votata oggi è una delle più grandi nefandezze urbanistiche fatte a Livorno. – è l’idea di Ruggeri (Partito democratico) – Non ho niente contro Esselunga, il problema è casomai se serviva un altro centro commerciale. Dovevate almeno farlo bene e invece non avete fatto nessun accordo coi commercianti e vi siete dimenticati dei quartieri di Colline e Coteto”.

Mentre Giovanna Cepparello (Futuro) sostiene che “l’arrivo di Esselunga è stato venduto come panacea di molti mali della città, ma non è così. Si interviene molto pesantemente sulla viabilità e ciò che più mi è preoccupa è la mini-rotatoria su via Torino, pericolosa e che servirà solamente per entrare nel supermercato”.

Bicchiere mezzo pieno per Elisa Amato (Forza Italia), secondo cui “lo sbarco di Esselunga a Livorno è un obiettivo finalmente raggiunto. Noi è fin dal 2007 che chiediamo che aprisse. La questione però dall’amministrazione è stata gestita male. Ci dicono che saranno creati almeno 140 posti di lavoro, tuttavia sono fittizi, perché dovranno essere considerati anche quelli che verranno persi”. Per Sandra Pecoretti (Livorno libera) invece sarà un’operazione che “porterà più danni che benefici”. Grillotti ha spiegato la sua astensione sottolineando che a suo avviso ci sarebbe voluto “un accordo più coraggioso, ovvero che chiedesse di più a Esselunga sotto il profilo contrattuale. Auspico che i prossimi mesi siano utilizzati per favorire intese che prevedano maggiori ricadute per la città”. Marco Bruciati (Buongiorno Livorno) infine ha motivato il suo no sia per quanto riguarda l’aspetto urbanistico sia sui contenuti parlando di “un ritardo almeno ventennale dell’idea di interruzione del monopolio della Coop. Questo progetto inoltre non valorizzerà il piccolo commercio e nonostante sia sostanzialmente d’accordo con l’intenzione di riqualificare la zona, non era certamente quello l’unico modo di farlo”.

Insieme al piano di recupero è stato approvato anche un documento che chiede un confronto tra l’amministrazione e i commercianti. Ora che l’atto è stato adottato, sarà pubblicato sul Burt per 60 giorni, periodo nel quale i cittadini potranno fare le loro osservazioni. Scaduto il termine, il Comune dovrà rispondere agli eventuali rilievi arrivati. Dopodiché il provvedimento dovrà tornare in commissione e in Consiglio per l’approvazione definitiva, che presumibilmente avverrà in autunno.

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