Zaini in mare: dentro 148 kg di cocaina. Panetti di droga marchiati “Porsche”
Con tutta probabilità l'ancoraggio della "zattera di coca" è saltato a causa delle cattive condizioni meteo e alla fine gli zaini si sono "spiaggiati" tra la Terrazza e l'Accademia
Svelato il mistero sugli zaini recuperati in mare la mattina del 5 maggio a cui poi nel pomeriggio, sempre del 5, si è aggiunto il recupero di un altro borsone: all’interno vi erano contenuti complessivamente 148 kg di cocaina. Gli zaini erano stati recuperati sulla spiaggetta della Terrazza Mascagni dagli uomini della Capitaneria di Porto (come si vede nella foto qua sotto in pagine gentilmente concessa a Quilivorno.it dalla nostra lettrice Claudia Pellegrini). I borsoni si tenevano a galla grazie ad alcune taniche di plastica vuote. Sono state effettuate indagini tecnico-scientifiche per riuscire a capire se si trattasse effettivamente di sostanza stupefacente e gli accertamenti non hanno lasciato dubbi.
La svolta nelle indagini nel pomeriggio – Nel pomeriggio un insegnante dell’Accademia Navale di Livorno, mentre era intento a una lezione pratica con gli allievi, ha notato un grosso borsone (un altro rispetto agli zaini recuperati nella mattinata) alla deriva a circa un miglio dalla costa. Il personale dell’Accademia ha recuperato e consegnato il borsone ai carabinieri per la Marina che hanno allertato subito il Nucleo Investigativo del Comando Provinciale di viale Fabbricotti. All’interno sono stati rinvenuti 17 panetti di cocaina per un peso di circa 18 kg. Su ogni confezione di droga c’era impresso il marchio della Porsche come quelli ritrovati in mattinata dalla Guardia Costiera alla Terrazza. Da qui è stato facile ricondurre questo rinvenimento a quello avvenuto qualche ora prima di 130 kg da parte della Guardia Costiera di Livorno per un totale, come detto, di 148 chilogrammi. La sostanza è stata sequestrata su disposizione del pubblico Ministero Rosa.
Le tecniche “via mare” utilizzate dagli spacciatori – Secondo gli inquirenti l’ingente quantitativo di droga ritrovato casualmente sulle nostre coste è stato “vittima” del maltempo e della recente libecciata. Da non molto infatti i narcotrafficanti, come spiegano gli investigatori, lasciano in mare delle “zattere” di stupefacente fornendo poi le coordinate gps agli acquirenti che, spesso di notte, si recano nel punto esatto per il ritiro. Il recente vento di burrasca che si è abbattuto sulle nostre coste però deve aver rotto le uova nel paniere ai trafficanti. Con tutta probabilità l’ancoraggio della “zattera di coca” è saltato a causa delle cattive condizioni meteo e i borsoni sono andati alla deriva fino a che, nella giornata di venerdì, gli zaini si sono “spiaggiati” tra la Terrazza e l’Accademia. Come mai proprio il marchio Porsche? Chiamiamolo un vezzo dei produttori di cocaina a livello mondiale che, di recente, usano “marchiare” il loro prodotto con marchi di loghi di lusso come Porsche appunto o Cartier (episodio verificatosi nello scorso settembre quando i carabinieri sequestrarono 120 chili di cocaina targata con il famoso marchio degli orologi e gioielli di lusso).
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