Foscarini: “Se sbagli troppo questo è il risultato”

E’ un Claudio Foscarini scuro in volto quello che si presente in sala stampa al Picchi. Argomenti caldi il rigorista designato e la discussa decisione arbitrale dopo il penalty respinto a Calil da Brunelli: “Il rigorista è Vantaggiato, che era uscito. Dopo di lui viene Calil, che ha dimostrato in allenamento di essere quello più bravo per freddezza e precisione. Purtroppo oggi non è andata bene, ma era giusto lo tirasse lui. Su quel che è successo dopo non so esprimermi, dovrei rivedere le immagini. L’arbitro è andato a cercare un cavillo, un ago nel pagliaio. Bisogna vedere se è entrato in area solo Murilo o anche qualche giocatore della Lupa Roma, nel qual caso il tiro sarebbe stato da ripetere”. E’ tornato Vantaggiato dal primo minuto: “L’avevo visto bene, era giusto giocasse dal primo minuto. Ha tenuto bene per oltre un tempo, adesso aspettiamo che migliori la condizione”. Una partita dai due volti: “Nel primo tempo la squadra non mi è piaciuta, nella ripresa ci siamo espressi meglio. Gli ultimi dieci minuti mi sembravano un film già visto, abbiamo avuto quattro-cinque occasioni ma abbiamo concluso senza cattiveria e con leggerezza. Alla fine paghi questi sbagli. Sono arrabbiato per il risultato ma allo stesso tempo è giusto così, perché non siamo stati abbastanza bravi per vincere”.

Il gol di Venitucci non è bastato per i tre punti: “Abbiamo avuto tante occasioni per chiudere il match e se non metti al sicuro il risultato allora ti può accadere come oggi. Mancano ancora sei partite e dobbiamo continuare a dare il meglio di noi stessi per arrivare in forma ai playoff. Non bisogna piangerci addosso ma pensare già alla sfida di martedì. Il mio gol? Sono contento e spero di essermi messo tutti i problemi alle spalle”.

Mastica amaro anche Valiani: “Questo è stato un mezzo passo falso e dobbiamo essere arrabbiati solo con noi stessi per le tante occasioni fallite. Serve maggiore cattiveria in area di rigore altrimenti finisce così. Peccato perché loro sono venuti qui più con l’intenzione di non perdere che di vincere”.