L’Antartide chiama, il Vespucci (e non solo) risponde

Tre ordini di scuola – primario (Micheli), secondario di primo grado(Micali e Bartolena) e di secondo grado (Liceo Enriques, IIS Vespucci-Colombo) –  un unico progetto. Stiamo parlando del Progetto Antartide, conclusosi nella giornata di mercoledì 22 marzo con un grande evento partecipato, nell’aula magna dell’Istituto Vespucci di via Chiarini, alla presenza di autorità locali. Tra i presenti la vicesindaco Sorgente e l’assessore all’ambiente Vece, nonché la dirigente Costagliola e alcuni protagonisti della XXXI Spedizione Italiana in Antartide: il dottor Elvio Lazzarini, medico responsabile di Base Concordia e Riccardo Pini, incursore, nonché Adele Irianni, dell’Unità Tecnica Antartide dell’ENEA, responsabile AUSDA.
Docente referente dell’intera attività che ha coinvolto, quest’anno anche bambini della classe prima della scuola primaria Micheli, la professoressa Marianna Daniele, divulgatrice e motore dell’intero progetto, che con entusiasmo e passione ha dato vita anche all’iniziativa conclusiva, invitando le scuole cittadine che hanno lavorato con lei e i suoi alunni “pinguini” a confrontarsi in diretta con coloro che si trovano attualmente a Base Concordia, in un lungo e appassionante collegamento video telefonico via Skype dalla stessa aula magna.
L’entusiasmo di trovarsi di fronte ad un pubblico eterogeneo, ma attento alle tematiche ambientali è stato evidente nelle parole della vicesindaco che ha plaudito “la scuola capace di fare rete e di creare percorsi verticali suscitando interesse ed entusiasmo” , concetto sottolineato anche dalla Dirigente dell’Istituto, che ha lodato la passione e l’impegno che la professoressa Daniele mette nella sua puntuale attività di divulgazione, cercando, nonostante alcune difficoltà logistiche, di coinvolgere nuove scuole ogni anno.

“Una delle sfide di questo anno è stato cercare di coinvolgere dei bambini di prima elementare “ ha dichiarato la professoressa Daniele, ma la sfida è stata vinta con l’aiuto degli alunni della classe quarta liceo artistico del Colombo, che hanno realizzato un mazzo di carte speciali, con cui giocare, per aiutare i piccoli della scuola primaria ad avvicinarsi all’Antartide – un prodotto grafico, portato a termine in un paio di mesi, prima creando dei bozzetti a mano, poi attraverso Photoshop, infine stampato su carta plastificata”.

Momento clou è stato il collegamento via Skype  con Stazione Concordia in Antartide, grazie al quale tutti gli studenti hanno potuto rivolgere le loro domande alla squadra tecnica che si trova al momento laggiù, composta da italiani, francesi e belga. Dialogando con loro, gli studenti hanno potuto capire come si svolgono le giornate in Antartide, nonostante i sei mesi di luce piena e i mesi di buio totale,  cosa indossino per uscire, come reagisca il corpo a temperature che possono raggiungere i -77 °C, con venti a 5,5 m/sec., cosa mangino durante la loro permanenza e tante altre curiosità sia relative alla vita quotidiana sia alla ricerca scientifica; inoltre hanno potuto ammirare le bellezze subacquee, grazie al video realizzato da Riccardo Pini, durante le sue immersioni per sistemare apparecchiature scientifiche  e sentire dalla sua voce il racconto di incontri ravvicinati con le foche, ma anche la difficoltà di lavorare in condizioni estreme, ribadite anche dal dottor Lazzarini che ha sottolineato come il silenzio “assordante” dell’Antartide condizioni inevitabilmente il ritorno alla vita sociale, così come l’assenza prolungata di sale dall’acqua bevuta per tanto tempo, mantenga i suoi effetti sull’organismo per settimane anche se si torna alla normalità dei cibi di casa.