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Tramonti (PD): “Il traffico a Livorno? Ah ma non è Lercio…”

Domenica 19 Marzo 2017 — 12:23

Ogni qual volta si legga una proposta sul traffico di questa amministrazione, ti viene voglia di dire “Ah! Ma non è Lercio?”. Io non ho ancora capito, se hanno un idea di città, o se lo fanno apposta per quelle amministrazioni che verranno dopo, della serie “ti incasino tutto, così poi ti divertiti!”. Premesso, che in tutta Europa ci avviamo ad un percorso dove l’auto in città dovrà, sempre più, far spazio ad una serie di mezzi alternativi, ad un mix pubblico privato che tenga di conto soprattutto della sostenibilità ambientale. In queste scelte però, non c’è niente di tutto questo. A Livorno le direttrici, ovvero, le strade dove il traffico deve scorrere, e badate bene, non correre, sono tre, Aurelia, via Grande e viale Italia. Se cominciamo a, restringere le carreggiate, con una conseguente diminuzione della scorrevolezza e una creazione di parcheggi per non residenti con successivo aumento delle persone che raggiungono tali spazi, loro in un solo colpo aumentano il tasso di inquinamento di quell’area e favoriscono l’uso di quelle strade, mettendo sempre più in difficoltà anche il trasporto pubblico che in quelle vie rimane imbottigliato. Prima degli interventi in Borgo e sugli Scali Novi Lena, potevamo essere presi per indovini, ora c’è la dimostrazione lampante di cosa hanno creato questi tipi di interventi in quelle aree. Credo sia opportuno, prima di effettuare qualunque tipo di intervento, monitorare i livelli di inquinamento presenti, nelle aree già soggetto di provvedimenti simili, che per assurdo andranno a peggiorare ulteriormente. Dopo essere rimasto fermo venti minuti ad osservare la rotatoria di via san giovanni, altri dieci davanti ai quattro mori, e un altro bel po’ nell’intento di sorpassare piazza Mazzini, vedevi nel viale italia la fine di un incubo, ora grazie a questi signori, il viale italia sarà solo il prolungamento del caos iniziato prima. Ahimè organizziamoci e prepariamoci mentalmente, dopo la Salerno-Reggio Calabria il prossimo incubo stradale degli italiani chissà che non diventi il Via San Giovanni-Baracchine, con gente che prende il sole in fila in macchina e Mojti portati direttamente dagli chalet.

Adriano Tramonti

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