Addio alle reliquie di S. Bernadette. Giusti: “Morte non è liberazione”

di Roberto Olivato

Si è svolto in un’atmosfera ricca di emozione il saluto che ieri pomeriggio i fedeli presenti nella chiesa della Madonna, hanno voluto rivolgere alle reliquie di Santa Bernadette, che ha intrapreso il viaggio verso Vittorio Veneto, accompagnate dai militi della Svs. A celebrare la S.Messa il vescovo Simone Giusti che nell’omelia ha ricordato la profonda fede di Santa Bernadette, che si donò completamente al Signore con tutta se stessa accettando umiliazioni e sofferenze. “ Senza Dio si perde il senso della vita, solo in comunione con  Dio si comprendono, si accettano e si superano le difficoltà e i dolori”.
Facile per monsignor Giusti passare a parlare dell’eutanasia considerata da alcuni la panacea di tutti i mali: “In Parlamento è in discussione una legge che prevede la morte imposta per i malati terminali. Persone alle quali è tolta la possibilità di sperare e li si aiuta a suicidarsi, sotto le spoglie di un falso demoniaco buonismo, che porta ad annullare senza scrupoli  la vita di un essere umano. Nel caso Englaro – ha proseguito Giusti- è stato addirittura un padre a togliere la vita alla propria figlia. La nostra società che vede la morte come la liberazione – ha sostenuto con tono veemente il vescovo-  sta creando il trionfo di satana”.
Sempre secondo Giusti, l’uomo di oggi ha perso la speranza, la capacità di sorridere, perché non c’è più Gesù nel nostro cuore e solo la preghiera può aiutarci a superare le difficoltà che la vita ci presenta quali malattie, lutti e dolori di ogni genere, ma che senza la preghiera che rafforza la nostra Fede, saranno problemi insormontabili. “L’insegnamento che ci viene da S.Bernadette – ha concluso il vescovo Simone –  è quello di accettare il volere di Dio anche e soprattutto nella sofferenza, perché Gesù dalla sofferenza della croce ha raggiunto il paradiso”.