M5S contro il nuovo semaforo di v.le Nievo

La scorsa settimana sono entrati in funzione i nuovi semafori per i pedoni installati tra viale Carducci e viale Ippolito Nievo (clicca qui per leggere). L’esordio, specialmente in viale Ippolito Nievo, non è stato dei più fortunati e tanti livornesi hanno mosso le prime critiche all’Amministrazione Comunale per questa decisione di aumentare il numero di impianti semaforici nelle arterie di massimo afflusso di veicoli della nostra Livorno.
A “far notizia” è che a lamentarsi e a fare un “mea culpa” sono stati proprio gli stessi appartenenti al Movimento Cinque Stelle che tramite la pagina facebook “Gruppo Consiliare Movimento 5 Stelle Livorno” criticano la viabilità venutasi così a creare in viale Ippolito Nievo con un corposo post corredato anche da evidenze fotografiche che noi riportiamo in pagina su Quilivorno.it.
“Molti dei tecnici che lavorano in Comune sono ottimi professionisti – esordiscono i consiglieri comunali M5s sul social network – tuttavia, nostro malgrado, dobbiamo evidenziare come alcune pianificazioni ideate, pur partendo da quelle che noi riteniamo ottime idee, nella pratica lasciano basiti anche i più sprovveduti. Spesso ci siamo trovati a sostenere progetti che, secondo il nostro occhio da “non addetti ai lavori”, sembravano insensati ed incomprensibili; l’abbiamo fatto perché la progettazione che sta alla base di ogni idea che si trasforma in realtà tangibile è sempre affidata ad una equipe di professionisti dall’occhio attento e vigile e di questa è necessario fidarsi. Altre volte abbiamo comunque voluto dare il nostro contributo, nato dall’ascolto dei destinatari di questi progetti, proponendo delle modifiche in corso d’opera; in altre circostanze ci siamo limitati a rendere comprensibile il perché di determinate scelte”.

La critica al semaforo di viale Nievo – “Oggi, però, dobbiamo pubblicamente intervenire su un’opera che riteniamo progettualmente sbagliata – spiegano dalla loro pagina facebook i grillini-  Sarete sicuramente concordi con noi sul fatto che se una buona idea non la si mette in pratica in modo corretto finisce per diventare una cattiva idea e generare risvolti negativi che non erano neanche lontanamente previsti. Ci riferiamo al semaforo tra viale Ippolito Nievo e via Capponi-via Zola, semaforo che permette finalmente di imboccare il viale nel senso di
marcia voluto, senza dover necessariamente arrivare ai semafori di Fiorentina-Carducci.
“Il semaforo delle contraddizioni”  e le domande che non trovano risposta- Potremmo definirlo “il semaforo delle contraddizioni” in questo modo. Per quale motivo è stata ristretta la carreggiata? Che senso ha fare una sola corsia per chi deve procedere dritto sul viale?
Che senso ha lasciare i parcheggi lato strada nei pressi del semaforo? Che senso ha il parcheggio per disabili a 50 centimetri dal semaforo? A nessuno è venuto in mente che se il disabile dovesse usufruire della propria carrozzina quel parcheggio è impraticabile? Che senso hanno i bidoni dell’immondizia nei pressi del semaforo? Che senso ha il cartello di obbligo svolta a destra in via Zola con sotto scritto ”in caso di semaforo spento o lampeggiante”? Lo consideriamo fuorviante solamente noi? Non crediamo! Ci siamo recati di persona sul posto e dopo un lungo sopralluogo possiamo dire con certezza che regna una certa confusione e nessuno sembra abbia capito che é permessa anche la svolta a sinistra. Ovvio, in auto si guarda il segnale stradale non certo ci si può soffermare sulla scritta sottostante.

“Cari tecnici ci siamo stancati….” – Cari tecnici, ci siamo stancati di difendere le vostre decisioni. “Improvvisati e incompetenti”, sono molti dei commenti che
leggiamo ogni giorno a corollario del nostro operato, solo per difendere ostinatamente le Vostre decisioni. Bene, oggi facciamo al 50%, e guardate che ci prendiamo il nostro 50% di colpa solamente perché siamo convinti che i vostri errori siano fatti in buona fede. Presenteremo a breve un’interpellanza per chiedere al Sindaco e alla Giunta se ci siano i margini per correggere quelli che noi riteniamo dei grossolani errori“.