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Nuovo ospedale, la giunta: “Basta ricatti”

Mercoledì 21 Dicembre 2016 — 07:58

Si è parlato di sanità nel consiglio comunale di martedì 20 dicembre a Palazzo Civico. Nuovo ospedale, vecchio ospedale, rsa e non solo. Un vero e proprio taglio con il passato. Lo si capisce dalle primissime parole del vice sindaco Stella Sorgente, che ha ufficialmente sostituito Nogarin impegnato all’Anci a Firenze.
“Quella di oggi dal nostro punto di vista, è una giornata che segna una cesura netta con il passato. Per la prima volta, infatti, il Consiglio comunale di Livorno verrà chiamato ad esprimersi ufficialmente sul superamento del progetto dell’ospedale di Montenero e sull’avvio dei procedimenti per la riqualificazione di quello di viale Alfieri”. Un voto che non è mai arrivato neanche dopo 5 ore di seduta consiliare in quanto mancava il proponente stesso, Nogarin, e come da regolamento il voto salta.
“Eppure tutto era pronto già un anno fa. Il 23 ottobre del 2015 infatti il collegio di vigilanza, composto da rappresentanti dell’Asl, del Comune e della Regione, aveva già di fatto dichiarato all’unanimità superato il vecchio accordo di programma – spiega Sorgente dal suo microfono-  e aveva dato mandato ai vari enti di procedere con la stipula di un nuovo accordo. Eppure la Regione, che avrebbe dovuto avviare per prima le procedure necessarie, ha preferito temporeggiare, affermando più volte che doveva essere il Comune a fare il primo passo, ma aggiungendo allo stesso tempo che una rescissione non unanime dell’accordo avrebbe rischiato di far piovere una serie di ricorsi e richieste di risarcimento danni in capo al Comune. Sono state necessarie numerose riunioni con gli uffici tecnici e un parere dell’avvocatura civica, arrivato alla conoscenza della giunta ad agosto 2016, per fugare ogni dubbio: non esiste alcun rischio di richieste legittime di risarcimento danni da parte di alcuno. Finalmente oggi possiamo dunque dire basta con questo ricatto. Come primo atto che andremo a discutere una delibera di Consiglio con cui si chiede al presidente della Regione Enrico Rossi di proporre un nuovo accordo di programma. Non abbiamo bisogno di recedere formalmente dal vecchio accordo, visto che questo era già stato fatto all’unanimità al termine del collegio di vigilanza dell’ottobre scorso. Il nostro dunque è un atto politico- conclude Sorgente. cui il governatore Rossi dovrà dare seguito al più presto con un atto formale.
Nel frattempo noi abbiamo già cominciato una serie di confronti con i professionisti del mondo della sanità per capire le loro esigenze e tradurle in un’offerta sanitaria concreta, che ovviamente sarà l’Asl a dover mettere nero su bianco all’interno di un progetto organico. I tecnici, dal canto loro, dovranno definire un crono programma urbanistico strutturale che la giunta si impegnerà a rispettare puntualmente. C’è però un’altra partita fondamentale su cui è necessario che la Regione faccia chiarezza una volta per tutte: oltre a garantire i 3,5 milioni di euro previsti dall’accordo per la riqualificazione di Livorno che saranno destinati al miglioramento della viabilità a Montenero, la Regione ci deve assicurare che le risorse previste per la costruzione del nuovo ospedale vengano dirottate sulla riqualificazione del presidio di viale Alfieri.
Solo così i livornesi potranno avere la certezza che il progetto di rilancio del nuovo ospedale no rimarrà solo su carta”.

Nel consiglio comunale di martedì è stato affrontato anche il tema della revisione dei servizi socio sanitari: due Rsa, Coteto e Bastia, come condiviso dalla conferenza zonale livornese, dal primo gennaio passeranno in gestione all’Asl.
“Per la prima volta nella storia della città – spiega Sorgente.  questa giunta ha svolto un percorso partecipato con i medici di medicina generale, in vista dell’apertura delle case della salute sul territorio livornese. Stiamo parlando di 4 strutture dislocate ai quattro angoli della città. Nel frattempo stiamo lavorando per individuare altre strutture comunali per accogliere in futuro attività ambulatoriali. Questo lavoro, infatti, è stato attivato proprio perché l’Amministrazione comunale intende essere risolutiva dinanzi ai ritardi dovuti alla Regione che ancora una volta non ha garantito le risorse che già nel 2012 disse di voler destinare a tal fine”.

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