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“Così cambierà la città in tre anni”

Sabato 17 Dicembre 2016 — 12:58

Nogarin annuncia l'approvazione ("siamo tra i primissimi Comuni del Paese a farlo") del bilancio previsionale 2017-2019: ecco i lavori e i progetti in programma che puntano a ridisegnare la città

Valorizzazione del patrimonio artistico e architettonico della città – dall’area attorno al Cisternone, alla terrazza Mascagni – completamento del collegamento della pista ciclabile di via de Larderel, il restyling di via Grande. Sono le tre principali “notizie” contenute nel lungo intervento che il sindaco ha postato sulla propria pagina Fb per annunciare l’approvazione (“siamo tra i primissimi Comuni del Paese a farlo”) del bilancio previsionale 2017-2019 in cui sono contenuti questi e altri interventi che, parola di Nogarin, puntano a “ridisegnare la città, rendendola più bella, più attrattiva per i turisti, ma soprattutto più vivibile per i cittadini livornesi, tutti indistintamente. Con questo bilancio e con tutti i provvedimenti ad esso legati, daremo una nuova chance a Livorno”. Di seguito potete leggere, integralmente, il lungo post del primo cittadino in cui snocciola i vari lavori e progetti per i prossimi tre anni.

La parola a Nogarin – Questo provvedimento è l’atto più importante di un’amministrazione perché è quello che identifica l’indirizzo che si vuol dare da qui a fine mandato. E l’indirizzo è chiaro: con una manovra che prevede un piano di lavori pubblici da 88 milioni di euro, questa amministrazione vuole ridisegnare la città, rendendola più bella, più attrattiva per i turisti, ma soprattutto più vivibile per i cittadini livornesi, tutti indistintamente.
Allo stesso tempo abbiamo fatto un puntuale lavoro di cesello in ogni singolo settore per comprimere le spese inutili o superflue, in modo da garantire i servizi a una platea sempre più ampia di cittadini. Due obiettivi estremamente ambiziosi dunque, attorno al quale abbiamo costruito l’intero bilancio triennale. Lo abbiamo fatto partendo da una convinzione profonda: se vogliamo che il sistema economico produttivo di Livorno riparta, è necessario porre le basi per una sua riconversione in senso turistico-ricettivo e commerciale. Il modello industriale manifatturiero dominante fino a pochi anni fa ha conosciuto una crisi epocale dalla quale nessuno sa se si risolleverà. E soprattutto non si sa in quali tempi. Ecco allora che il compito di un’amministrazione diventa quello di favorire la trasformazione della città e noi abbiamo deciso di puntare su un modello incentrato sullo sviluppo delle attività commerciali e sul turismo. Come fare? Attraverso un piano di lavori pubblici volto a rendere più bella e vivibile la città, un piano della viabilità che punta con decisione a incrementare la mobilità dolce e una riorganizzazione dei servizi in grado di rispondere puntualmente ai bisogni reali dei cittadini. Non è stato facile mettere insieme una manovra così fortemente espansiva, in una fase di pesante contrazione dei trasferimenti statali e regionali. Eppure, grazie ai sacrifici che abbiamo fatto negli ultimi due anni, siamo riusciti a moltiplicare le capacità di investimento dell’ente che solo nel 2017 sarà in grado di mettere a disposizione 46 milioni di euro. Denari che si tradurranno in un ambizioso piano di riasfaltature – 1,2 milioni di euro, il triplo rispetto agli anni scorsi – importantissimi interventi di valorizzazione del patrimonio artistico e architettonico della città – dall’area attorno al Cisternone, alla terrazza Mascagni, in alcune pedonalizzazioni strategiche, in un massiccio lavoro di messa in sicurezza degli edifici scolastici, e in un intervento complessivo lungo i principali assi viari della città, a partire dal completamento del collegamento della pista ciclabile di via de Larderel, i cui lavori inizieranno già a gennaio. Il 2017 sarà dunque l’anno spartiacque di questa consiliatura: siamo pronti a raccogliere i primi frutti di quanto abbiamo seminato e finalmente i cittadini potranno toccare con mano quel cambiamento che fino a questo momento abbiamo impresso soprattutto in settori meno visibili della vita cittadina. A partire dalle società partecipate.
Con il prossimo anno, invece, vogliamo apportare dei cambiamenti significativi al modo dei cittadini di vivere Livorno, creando nuovi spazi verdi e parchi pubblici e valorizzando i luoghi della cultura, il centro storico e gli esercizi commerciali attraverso alcune pedonalizzazioni strategiche. Nel 2018 poi, realizzeremo quello che personalmente ritengo il vero fiore all’occhiello di questa esperienza: il restyling di via Grande, con la riqualificazione di tutti i portici e la sua trasformazione nel primo chilometro di strada commerciale realmente inclusivo. Il che significa senza barriere architettoniche. A questo lavoro di lungo periodo abbiamo affiancato un altro intervento che invece sarà continuo e costante. Quello di erogazione dei servizi ai moltissimi livornesi che in questi anni sono stati maggiormente colpiti dalla crisi economica.
E’ inutile negarlo, non è stato facile confermare il budget a disposizione del sociale, ma lo abbiamo fatto grazie a un costante controllo e impegno sulle politiche di riscossione.
Per il 2017 la Regione ha in previsione di ridurre del 33% la spesa per le politiche sociali e il governo ha fatto altrettanto. Noi siamo andati in controtendenza confermando il budget degli scorsi anni e, anzi, ampliando la platea dei beneficiari. Lo abbiamo fatto seguendo una logica molto semplice: abbiamo chiesto un piccolo contribuo a chi ha di più, in modo da dare una mano a chi ha di meno. E lo abbiamo fatto mettendo a bando la gestione dei servizi alla persona, rompendo con lo schema consolidato degli affidamenti diretti, e risparmiando importanti risorse da destinare alle marginalità. Il risultato è presto detto: alle 550 persone che beneficiavano di una qualche forma di assistenza – contributi affitto, prima infanzia, borse lavoro, agevolazioni TARI, – nel 2016 si sono aggiunti i 100 beneficiari del reddito di cittadinanza e nel 2017 si aggiungeranno anche gli 80 nuclei familiari che riceveranno un sostegno all’inclusione attiva. A conti fatti e con le ristrettezze economiche che ci vincolano, lo dico con sincerità, sono molto soddisfatto. E’ chiaro ed evidente a tutti che non sarà con questo bilancio che Livorno risolverà tutti i suoi problemi; sarei un’irresponsabile se lo dicessi e un matto se ci credessi. Ma sono convinto, anzi siamo convinti, che si stiano facendo i decisivi passi per un cambiamento i cui effetti benefici si vedranno sia sul breve che sul lungo periodo. Ed è proprio sul progetto complessivo del bilancio che sono qui oggi a chiedere a tutti voi un voto di piena fiducia. Nella consapevolezza ciascuno del proprio ruolo, delle proprie posizioni politiche e delle proprie priorità per la città.
Con questo bilancio e con tutti i provvedimenti ad esso legati, daremo una nuova chance a Livorno.

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