Michele Silvestri, il Ninja Warrior livornese

di Filippo Ciapini

Campione di ju jistsu, istruttore di parkour, musical forms e functional training, Michele Silvestri, 26 anni, livornese doc, è riuscito ad accedere alle semifinali di Ninja Warrior, celebre gara ad ostacoli basata su forza, velocità e resistenza, che ha raggiunto i proprio apici in Giappone e negli Stati Uniti, e che adesso sta prendendo piede anche in Italia. La nostra redazione ha contattato personalmente Michele per raccontarci la sua avventura.

Ciao Michele, puoi spiegarci meglio cosa è il “Ninja Warrior”?
“Il Ninja Warrior è una prova unica al mondo, che integra circuiti di forza, potenza, resistenza, agilità ed equilibrio. Tutto sotto i riflettori e le telecamere. E’ una gara dove non c’è distinzione di sesso, età e discipline sportive praticate. Il lavoro su tecniche di salto, slanci e prese è fondamentale, ma soprattutto è necessario mantenere alta la propria concentrazione e determinazione, perché la prima regola è vietato cadere”.

Come ti è venuto in mente di partecipare?
“L’idea nacque molti anni fa, quando da piccolo guardavo le puntate in tv del programma “Sasuke” (versione originale Giapponese del Ninja Warrior). Diciamo che mi ha sempre trasmesso energia positiva e quando ho saputo della prima edizione italiana, per me è stato un piccolo grande sogno poter esser un concorrente “Aspirante Ninja”.

Dove e come ti sei allenato?
“Da molti anni pratico arti marziali, arti marziali acrobatiche e parkour. Per i percorsi Ninja Warrior mi sono allenato in modo molto specifico nella mia palestra dove, insieme ad alcuni amici, ho attrezzato un’area, chiamandola “Ninja Cave”, che ricreava i possibili ostacoli-stress fisici possibili poiché, ovviamente, non è possibile conoscere le prove fino al momento della gara stessa”.

Quali sono le caratteristiche che un atleta deve avere per affrontare dignitosamente il programma?
“Credo che, fondamentalmente, le caratteristiche principali debbano essere la “presa” e la “velocità”. Proprio quest’ultima mi ha permesso di arrivare ai quarti e completare il percorso suonando il famigerato “buzzer”, con un pizzico di stanchezza ma grande carica”.

Un consiglio per chi, in futuro, vorrà partecipare a questa competizione?
“Consiglio di allenarsi con costanza e di affrontare i propri limiti in totale sicurezza: farsi seguire da persone competenti e in strutture sicure è fondamentale per crescere al meglio”.

Sarà possibile vedere la semifinale di Michele, domenica 11 dicembre alle 20.30 sul canale 9.

Ecco il video della gara dei Quarti