Tuttocuoio-Livorno 0-1. Vittoria sofferta

Una legge non scritta del calcio dice che per vincere le partite occorre segnare almeno un gol. Ecco, la differenza tra il Livorno e il Tuttocuoio sta proprio in questa frase. Gli amaranto sono stati cinici a sfruttare l’unica vera palla gol creata a differenza dei neroverdi che hanno sbagliato di tutto davanti a Mazzoni (LA CRONACA). Alla fine a sorridere sono Luci e compagni, a mangiarsi le mani i ragazzi di Fiasconi. Con questo successo il Livorno rimane stabile al terzo posto a meno sette dalla Cremonese (LE INTERVISTE). E dopo la sfida contro il Piacenza di mercoledì, ci sarà lo scontro diretto proprio con la truppa di Tesser (LA CLASSIFICA).

Ormai è lecito affermare, così come ha fatto anche Foscarini, che questo Livorno è una squadra matura che si è calata a fondo nella mentalità della lega pro. Ha saputo soffrire, combattere e reagire come non lo si era visto nelle prime giornate. Una grande mano l’hanno data anche i rientri a pieno regime dei vari Jelenic, Cellini e Venitucci ma è a livello psicologico che c’è stata una vera e propria svolta. Gli amaranto pressano alti, giocano di prima e, soprattutto, non vanno in difficoltà quando la partita non si mette sui binari giusti. Alessandria e Cremonese sono avvisate.

Ancora Maritato – L’uomo copertina di queste due partite è sicuramente Maritato. Smaltito l’infortunio che lo ha tenuto fuori dai campi per un mese, l’attaccante si sta dimostrando l’arma in più di Foscarini. Suo il gol del pareggio contro il Pontedera, sua la rete della vittoria contro il Tuttocuoio e suo anche il salvataggio provvidenziale sulla linea della ripresa. La punta sta riuscendo nel difficile compito di non far rimpiangere Vantaggiato. E adesso tenerlo fuori sarà dura.

La partita – Come detto, il Livorno è stato bravissimo a capitalizzare l’unica vera palla gol creata. Dopo si è coperto bene e grazie anche alla dea bendata (clamorosi gli errori di Borghini e Falivena) ha portato a casa i tre punti. Dopo un ottimo primo tempo, la squadra ha avuto un calo nei primi minuti della ripresa ma non ha mai arretrato cercando di colpire in contropiede. Proprio da uno di questi poteva nascere il gol che avrebbe chiuso la partita. Già, proprio questo aspetto è forse una delle note meno positive della giornata. Gli amaranto devono essere più bravi nel saper sferrare  il colpo decisivo. Il Tuttocuoio è restato in corsa per tutto il match, fatto questo che non sarebbe avvenuto sullo 0-2. Ma va bene anche così. Ora testa al Piacenza per continuare la serie positiva.

Il tabellino
Tuttocuoio: Nocchi, Bachini, Falivena, Caciagli, Borghini, Lo Porto (81′ Picascia), Serinelli (67′ Pellini), Provenzano, Gelli (73′ Zenuni), Masia, Siani. In panchina: Cappellini, Shekiladze, Gremigni, Frare, Imbrenda. All. Fiasconi
Livorno: Mazzoni; Gonnelli, Rossini, Gasbarro; Toninelli (68′ Venitucci), Marchi, Luci, Lambrughi; Jelenic; Maritato (87′ Dell’Agnello), Murilo (72′ Cellini). In panchina: Romboli, Falcone, Bergvold, Gemmi, Lischi, Ferchichi. All. Foscarini
Arbitro: Giua di Olbia
Rete: 39′ Maritato
Note: angoli 5-2 per il Livorno, ammoniti Rossini, Pellini, recupero 0′ + 4′

Mazzoni 6: qualche brivido nelle uscite, specie nel secondo tempo. Sicuro però quando viene impegnato nelle altre occasioni.

Gonnelli 6: sicuro sui palloni aerei, ingaggia un bel duello con Siani che spesso lo vede uscire vincitore.

Rossini 5,5: torna dal primo minuto complice l’assenza di Borghese, rischia la frittata nel primo tempo. Anche nella ripresa va in difficoltà quando viene puntato.

Gasbarro 6,5: il migliore del reparto arretrato. Quando può non disdegna qualche sortita offensiva.

Toninelli 6,5: schierato titolare un po’ a sorpresa, ripaga la fiducia del mister con l’assist vincente per il gol di Maritato (68’ Venitucci 6: ha una grande occasione ma la spreca. Si mette a fare legna in mezzo al campo).

Marchi 7: ma quanti polmoni ha? Non a caso di lui Foscarini dice: “Potrebbe giocare una partita ogni due giorni”. Prezioso nella zona mediana.

Luci 6,5: altra buona prestazione da parte del capitano che davanti alla difesa sta tornando ai fasti di un tempo.

Lambrughi 6: meno propositivo del solito, si preoccupa per lo più di tenere la posizione e di coprire l’out sinistro.

Jelenic 6: come sempre cambia 18 ruoli: trequartista, interno di centrocampo e ala. Tanti chilometri per il Livorno anche se a volte è troppo precipitoso.

Maritato 7,5: fa tutto lui. La sblocca con un preciso colpo di testa e poi salva il risultato respingendo sulla linea il colpo di testa di Favilena. Più di così (87’ Dell’Agnello sv).

Murilo 5,5: non una grande partita quella del brasiliano. Spesso e volentieri gioca spalle alla porta, non riesce mai a puntare l’area (73’ Cellini sv).

All. Foscarini 6,5: continua il momento positivo della squadra. Adesso il Livorno ha un’anima, combatte e sa soffrire. Avanti così.

TUTTOCUOIO

Nocchi 6,5: capitola soltanto sul colpo di testa di Maritato.
Bachini 6: partita senza infamia e senza lode la sua.
Falivena 5: si perde Maritato in occasione del gol.
Caciagli 5,5: qualche sbavatura che macchia la sua partita.
Borghini 5,5: non male il suo match, ma si divora un gol clamoroso nel primo tempo.
Lo Porto 6: affonda spesso e volentieri sulla sinistra (81’ Picascia sv).
Serinelli 5: mai in partita. Andava cambiato prima (67’ Pellini 5: non fa molto di più rispetto al compagno di squadra).
Provenzano 6: tiene bene il pallone, anche se aiuta poco in fase offensiva.
Gelli 6: prova ad inventare qualcosa, ma i compagni non lo aiutano (73’ Zenuni 5,5: quasi mai pericoloso).
Masia 5: male anche lui in attacco. Sempre ben contenuto dalla difesa amaranto.
Siani 6,5: il migliore dei suoi insieme a Nocchi. Ha sulla coscienza l’occasione sprecata nella ripresa.
All. Fiasconi 6: forse non meritava la sconfitta. La sua giovane squadra non sfigura.