Lombardi, un ultramaratoneta di livello Mondiale

Marco Lombardi, l’ultramaratoneta livornese, si è fatto onore anche a Los Alcazares in Spagna in occasione dei Mondiali della 100 km. Un evento per il quale si è preparato duramente ogni giorno e che alla fine ha visto premiati i suoi sforzi. Una volta ritirato il pettorale (anche se dopo un po’ di peripezie), la sfida per Marco, che gareggiava per la competizione mondiale open e per il Mondiale Master della categoria SM35 ha avuto inizio.
Il percorso si è rivelato molto ostico per tutti: 10 km da fare 10 volte, lungo i quali erano presenti svariati giri di boa e curve a gomito. Inoltre c’era un discreto dislivello e di questi 10 km, 4 erano piastrellati. Lo scenario, dal punto di vista paesaggistico era fantastico, ma era altrettanto difficile per chi doveva correre una 100 km, anche perché ci si è messa la pioggia a complicare la situazione, rendendo le piastrelle molto scivolose.
Marco percorre i primi 3 giri a 4’15” di media gestendo le forze e rimanendo in gruppo. Passa alla maratona in 2°58′ ed al 50° km in 3°34. Da lì in poi, la pioggia si fa più intensa ed il percorso sempre più ostile, anche perché oltre a scivolare si formano delle grandi pozze d’acqua che inzuppano le scarpe e gli indumenti, appesantendo l’azione di corsa.
Dal km 52, Lombardi corre insieme all’amico e azzurro Silvano Beatrici, creando un’alleanza che porterà entrambi dignitosamente al traguardo. Durante la gara il livornese, anche grazie agli ottimi integratori Inkospor, non ha mai avuto grandi crisi. Alla fine taglia il traguardo dei 100 km in 7 ore 37 minuti e 0 secondi, alla media di 4’34” al km, classificandosi 3° assoluto al Mondiale Open e 2° di categoria. Al Mondiale Master SM35 si è classificato 8° assoluto, nel quale erano inclusi anche gli atleti delle nazionali. Ciò significa che per fascia d’età dai 35 a 39 anni Marco è nella top 10 mondiale e nella classifica generale assoluta, nazionali e open è rientrato nei primi 55 al mondo.
“Vorrei testimoniare la lealtà  – commenta l’ultramaratoneta – e lo spirito di sana competizione che c’è in questo sport: pur essendo l’uno contro l’altro, ci aiutiamo a vicenda, nascono delle vere e proprie fratellanze, ed il motivo è che ognuno sa bene quali sofferenze l’altro ha dovuto superare, quali rinunce ha dovuto incontrare, quali sacrifici ha dovuto fare. Vorrei ringraziare tutti quelli che hanno creduto in me, mia moglie Sandy ed i miei figli. Ringrazio il mio sponsor di integratori Inkospor, nella persona di Benedetto Catinella, la Sogese srl, nelle persone di Luca e Andrea Monti, la Cuore Sociale Liburnia ed i miei fisioterapisti della Fisiolife, Ghelarducci, Faraone e Nencioni, la mia società Atletica Libertas Runners e l’amica e tifosa Antonella de Vivo”.