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Il popolo 5 stelle acclama “Dibba” e urla “no”

Martedì 29 Novembre 2016 — 19:11

Tanti i sostenitori del "no" che hanno ascoltato le parole dal palco e hanno detto la loro sul perché sarebbe giusto votare "no" il 4 dicembre

di Anna Campani

Una settimana fa è stato il premier Renzi ad infiammare la platea di Livornesi accorsi ad ascoltarlo. Martedì 29 novembre è toccato a Alessandro Di Battista del Movimento Cinque Stelle. Due fronti, quelli del “Si” e del “No” che hanno scelto tra molte anche la nostra città per far valere la loro opinione in merito al referendum di domenica 4 dicembre (clicca qui per leggere e vedere il video della diretta del comizio di Di Battista). Il Movimento Cinque Stelle partito alla guida dalle nostra città da oltre due anni, ha scelto come location piazza XX per parlare ai propri elettori, sostenitori del no. Girando per la piazza, tra i presenti, circa 500, era facile notare la numerosa presenza di giovani. “Sono il nostro futuro, non sono mai abbastanza. Io sono per i giovani, per il lavoro ai giovani. W i giovani” ha commentato uno dei presenti, Mirko Tuccoli.

Una piazza però che inizialmente ha ricordato poco quella targata 2013, quando nel mese di gennaio, Grillo arrivò a Livorno per il suo Tsunami Tour, richiamando una folla di livornesi per il suo intervento, ma che lentamente si è riempita e scaldata alle parole dei parlamentari e del front man grillino. “Mi piacerebbe vedere molti più giovani e sono curiosa di vedere quante persone alla fine verranno ad ascoltare Di Battista. Non so se il minor numero di persone presenti oggi derivi dai Cinque Stelle o da coloro che si basano solo su quello che sentono in Tv, schierandosi per il Si”, commenta Aurora Spelli, sostenitrice Cinque Stelle presente all’intervento di Di Battista, in merito a un numero di presenti inferiore al 2013.

Abbiamo ascoltato la voce dei cittadini, raccolto le loro motivazioni del no. In una città come Livorno, che a detta di molti sta tornando ad appassionarsi alla politica, anche se non tutti sono d’accordo con questa affermazione. Sostenitori e attivisti dei Cinque Stelle che non hanno timore a confessare che domenica 4 Dicembre voteranno un No deciso non soltanto per una riforma che non condividono, ma anche perché è stata stilata da un Governo non eletto da loro. Si torna quindi alla domanda che ci siamo posti anche durante la visita di Renzi, quanto questo Referendum è ormai politicizzato? E quanto il voto sarà condizionato dallo schieramento dei due fronti del proprio partito politico?

Le opinioni dei presenti:

Veronica Nencioni, 21 anni, attività di panetteria : “Voterò no perché sono praticamente contro ogni singolo punto di questa riforma, in particolare quel punto che porterà noi cittadini a non votare più i senatori. Voterò per una mia piena consapevolezza della riforma che ho ascoltato e compreso grazie a un giornalista libero che è Marco Travaglio”. – Livorno e la politica – “Credo che Livorno non senta più la politica come un tempo e che questo sia derivato dal partito politico che fino a poco tempo fa governava la nostra città. Speriamo che cambi questa mentalità”. – Referendum e Social – “I social influiscono tantissimo e influiranno molto sul voto, perché in televisione tante cose che vengono dette e fatte nelle piazze non vengono riportate”.

Andrea Fede, 24 anni, Tecnico Informatico: “Voterò No. Oltre al fatto che penso che il quesito sia posto in maniera poco chiara, soprattutto per i profani non costituzionalisti. La costituzione è stata scritta per essere letta da un italiano medio, senza particolari competenze in ambito legislativo. Modificarla quindi, in questo modo, mi porta a pensare che abbiano qualcosa da nascondere. Non mi sono informato nel dettaglio, devo essere sincero” – Livorno e la politica – “Mi piace crederlo. Anche se il linea di massima tendiamo sempre a lamentarci, ma quando dobbiamo cambiare le cose o sostenere degli ideali sembra il contrario” – Referendum e social -“Il Movimento punta tanto sui social, è molto importante soprattutto perché è modo per attirare i giovani”.

Mirko Tuccoli, 58 anni, lavora in ospedale: “Io voterò No. Faccio parte dei Cinque Stelle. Voterò No, perché sono un partigiano, inscritto all’Anpi e noi partigiani difendiamo la nostra costituzione, creata dai nostri padri costituenti e li portiamo sempre nel cuore. Combatteremo fino alla morte per difendere la nostra Costituzione”.

Aurora Spelli, 19 anni, studentessa: “Voterò no perché non mi fido delle motivazioni del Si. Voterò quindi anche per una mia non fiducia nel governo e perché questa riforma ci riporta al passato, togliendo il diritto di voto ai cittadini”.

Luca De Giulli, 30 anni, barista: “Mi sono informato tramite internet, dove le informazioni in merito a questo referendum sono senz’altro maggiori e per questo ho deciso di votare No. Devo ammettere che questo mio voto non è solo per la riforma ma anche contro Renzi e il governo.  L’unica cosa che condivido della riforma è la riduzione dei parlamentari, se fosse vero” – Livorno e la politica – “Penso che Livorno sia ancora una città che richiama i politici, che attira” – Referedum e Social – “Nei social e su internet l’informazione sulla riforma è costante, mentre in tv come sempre le cose vanno al contrario”.

Maria Cristina Brogna, 59 anni, Casalinga: Voterò No, sia per la riforma che non condivido, sia per un Governo che non condivido. Quindi contro Renzi”.

Daniele Scotto, 42, funzionario di banca: “Voterò No. Il cambiamento in Italia ci vuole ma questo porterà a una dittatura del PD”. – Livorno e la politica – “Livorno è la più grossa sconfitta del PD, per questo è venuto Renzi, per riprendersi una fetta dell’elettorato”.

Aldo Cini, 77 anni, pensionato: “Voterò No perché ho paura che Renzi prenda il potere assoluto. – Livorno e la politica – “Livorno è cambiata a livello politico rispetto agli anni scorsi. Molti vecchi elettori del PD hanno cambiato il loro voto. Ma c’è anche la paura che il 5 Stelle non riesca a lavorare come invece intende fare”.

Dario Petrucci, 38 anni disoccupato: “Le persone sono informate, adesso si legge sempre meno i giornali e si guarda sempre meno anche la tv, ma sono i social e internet che informano e lo stanno facendo anche su questa riforma. Il coro del No è generale ormai” – Livorno e la Politica – “Livorno è la città dov’è nato il Partito Comunista e sarà sempre una città appetibile. Il Pd deve fare autocritica per tornare ad avere gli elettori o perderanno ance altre città, come sono convinto che perderanno anche questo referendum”.

 

 

 

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