Preso spacciatore-scippatore nel bosco
Lo spacciatore bloccato dagli agenti è stato poi riconosciuto in Commissariato da una donna che aveva scippato il giorno prima
Durante i servizi di controllo del territorio effettuati negli ultimi giorni, il personale della Forestale di Montenero ha notato una sospetta frequentazione di auto che si fermavano a margine della strada che sale verso Valle Benedetta, con persone che scendevano a bordo strada e salivano nel bosco per un sentiero, con fare sospetto.
Sospettando un’attività di spaccio di sostanze stupefacenti, sono dunque stati effettuati vari servizi finalizzati a confermare le prime impressioni e acquisire i dettagli necessari per l’intervento.
La sera di giovedì scorso infine il personale di Montenero, insieme ai colleghi del Nucleo Investigativo e di altri reparti della provincia, organizzavano un servizio mirato alla repressione del reato ormai accertato.
I forestali si sono appostati quindi nei pressi del luogo di spaccio, disponendosi intorno al punto dove solitamente sostano gli spacciatori, bloccando le vie di accesso e di fuga.
Alle 19,30 gli spacciatori erano già sul posto e ben presto arrivavano anche i primi clienti che si portavano nel bosco fermandosi i pochi minuti necessari a perfezionare l’acquisto.
Gli agenti hanno dunque deciso di intervenire per porre fine all’attività criminale.
Gli agenti si sono così avvicinati agli spacciatori, qualificandosi e intimandogli l’alt; i due uomini presenti si sono dati ad una fuga precipitosa, seguiti a ruota dagli agenti.
Uno dei due è riuscito fortunosamente a dileguarsi nel bosco, grazie all’oscurità ed alla fitta vegetazione, mentre il secondo è stato inseguito, raggiunto e dopo una concitata colluttazione, in cui il soggetto tentava di sottrarsi all’arresto con calci e pugni immobilizzato e ammanettato.
Il soggetto, S.A. un nordafricano di 34 anni, veniva immediatamente sottoposto a perquisizione personale trovandogli addosso polvere di colore bianco contenuta in una busta trasparente, risultata corrispondere ad oltre 10 grammi di cocaina, bustine di cellophane e bilancina elettronica per il confezionamento dosi, un telefono cellulare e contanti, frutto dello spaccio appena iniziato.
Si è così proceduto al suo arresto in flagranza di reato per spaccio di stupefacenti e resistenza a pubblico ufficiale.
Il magistrato di turno ha poi disposto il suo piantonamento fino all’udienza di convalida che si è svolta la mattina successiva; il giudice, nel convalidare l’arresto l’ha rimesso in libertà con obbligo di firma fino all’udienza dibattimentale presso il Commissariato della località in provincia di Lucca dove il marocchino risiede.
Qui la mattina di sabato si è verificato un epilogo sfortunato per lui. Recatosi come prescritto presso il Commissariato per apporre la sua firma si è trovato di fronte una donna che era andata a denunciare lo scippo subito il giorno prima e ha subito riconosciuto in lui lo scippatore. Così, vista la recidiva accertata nel delinquere, l’individuo è stato condotto in carcere.
L’accaduto è ulteriore conferma che il fenomeno dello spaccio di stupefacenti continua senza tregua, alimentato da una richiesta che purtroppo pare non diminuire e e si è esteso anche alle periferie delle città, alla ricerca di angoli più nascosti dagli occhi delle forze dell’ordine.
Si invitano perciò i cittadini a segnalare alle centrali operative delle forze di polizia i movimenti sospetti nelle zone periferiche e di solito poco frequentate, soprattutto nelle ore serali e notturne.
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