Stazione marittima, chiuso il bar: in 12 senza lavoro

Il 26 ottobre scorso, il giorno scelto per iniziare lo sciopero, i 12 lavoratori del servizio bar e ristorazione della Stazione Marittima hanno trovato un cartello con scritto che il bar era chiuso a tempo indeterminato. Il personale si è così ritrovato senza lavoro, lasciando i turisti che scendono dalle navi da crociera o dai traghetti senza un servizio così essenziale. La questione, affrontata già nelle scorse settimane in un incontro tra il consigliere per il lavoro Gianfranco Simoncini, il presidente della Porto2000, Massimo Provinciali, le organizzazioni sindacali e l’assessore allo Sviluppo economico del Comune di Livorno, Francesca Martini, è arrivata anche in terza commissione consiliare (Lavoro) dove era in programma l’audizione delle sigle sindacali. Assente invece Massimo Provinciali. “Sono 3 mesi che questi lavoratori (presenti in sala consiliare, ndr) non percepiscono lo stipendio. Fin da subito sono iniziati i problemi, col licenziamento di due dipendenti – ha raccontato Pieralba Fraddanni della Filcams Cgil – ma Porto 2000 non ha voluto rescindere il contratto. Ora chiediamo, al massimo entro sabato, che ci vengano date risposte chiare sul futuro di queste persone”. Dei 12 rimasti senza lavoro si era occupato anche il sindaco Filippo Nogarin: aveva chiesto infatti che la questione fosse discussa nel Comitato portuale del 10 novembre che poi è saltato. “Abbiamo vissuto tre anni – sono le parole di Antonio Simonetti ex lavoratore – senza rispettare gli accordi presi coi sindacati e con la Prefettura. Tra noi ci sono donne con famiglie monoreddito, si tratta di una situazione difficile”. Fabio Bicchierini Uil-tucs dal canto ha chiesto che sindaco e consiglieri comunali portino avanti la richiesta di reintegro momentaneo in Porto2000 in attesa che sia fatto un nuovo bando di gara per l’affidamento del servizio. L’assessore al lavoro Francesca Martini da parte sua ha garantito che l’amministrazione si farà carico di trovare un modo per risolvere la situazione. Soluzione che deve essere trovata in particolare dalla società che gestisce le crociere: anche per questo presto sarà riconvocata un’altra commissione con la presenza di Provinciali, come auspicato da più parti in commissione.

Nodo privatizzazione Porto 2000. Tutti i sindacati non concordano sulla privatizzazione di Porto 2000 che tuttavia però ormai è solo questione di tempo. A chi verrà chiedono di avere un piano industriale e soprattutto garanzie sul loro futuro occupazionale. Va detto che dei quasi 110 lavoratori la metà sono considerati stagionali. “Per queste 50 persone chiediamo – dicono dalle sigle sindacali – un percorso di stabilizzazione. Più volte è stato detto ma non è stato fatto. Il lavoro in Porto 2000 esiste per dodici mensilità, visto che parliamo di un’azienda che produce utili, ma invece si preferisce non dare una soluzione definitiva a 50 famiglie”.