Sim rubata: denunciato 28enne
Una costante ed incisiva attività di controllo del territorio da parte delle Fiamme Gialle labroniche, anche sulla linea delle indicazioni dell’Autorità di Governo a livello locale, è in
corso nelle aree del centro cittadino, interessate da diverse fenomenologie di microcriminalità, quali furti, spaccio di stupefacenti e contraffazione, talora accomunate da fenomeni immigrazione clandestina. In tale ambito, i finanzieri del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Livorno, impegnati nei servizi di controllo economico del territorio e di prevenzione, hanno
individuato un soggetto extracomunitario in possesso di una scheda telefonica risultata
rubata, inserita in un tablet di nuova generazione. In particolare, una pattuglia di “Baschi
Verdi” del Gruppo di Livorno ha individuato l’extracomunitario che, alla vista dei militari,
assumeva un atteggiamento nervoso. Immediatamente fermato, questi, tramite l’ausilio
della Sala Operativa, è stato identificato e, all’atto del controllo, trovato in possesso di un
Tablet Lenovo di ultima generazione ed una scheda telefonica della compagnia
“PosteMobili s.p.a.”.
Alle domande dei militari, il ventottenne, con precedenti penali inerenti il consumo e la
detenzione di sostanze stupefacenti ai fini di spaccio oltre che per furto, non è stato in
grado di riferire in ordine alla provenienza degli accessori tecnologici in suo possesso.
Sono, quindi, iniziati subito i controlli delle Fiamme Gialle, che sono riusciti a risalire
all’intestatario della Sim, un trentenne livornese. Sentito dai militari, il legittimo proprietario
ha raccontato di aver subìto, qualche giorno prima, in un locale di Livorno, il furto di un
cellulare Samsung Galaxy che, all’interno, aveva la scheda poi rinvenuta dai Baschi
Verdi. Nulla da fare per il cellulare del giovane, che ha comunque ringraziato i militari per
aver rinvenuto la SIM, contenente dati personali sensibili. L’extracomunitario è stato, quindi, denunciato per ricettazione con riferimento alla scheda rubata e segnalato per incauto acquisto con riguardo al tablet sulla cui lecita provenienza si nutrono dubbi seppur lo stesso non risulti, al momento, oggetto di una denuncia per furto. Il giovane non è riuscito, infatti, a fornire convincenti elementi di dettaglio sulle modalità di acquisto e provenienza dell’apparecchio, dichiarando, addirittura, di non conoscere il rivenditore che, a suo dire, sarebbe un soggetto di apparente nazionalità tunisina incontrato per caso in Piazza Grande che gli avrebbe venduto il tablet per poche decine di euro (circa 45 euro). L’apparecchio è custodito presso gli uffici della Guardia di
Finanza, nell’eventualità che, nel frattempo, l’eventuale legittimo proprietario si faccia
avanti per rivendicarne la proprietà. L’auspicio, in linea generale, è che chiunque subisca un furto ne faccia sempre denuncia alle competenti Autorità. Da ulteriori accertamenti, è emerso che l’extracomunitario è formalmente titolare di un’attività di commercio ambulante, risultata in realtà inattiva, per la quale ha omesso la presentazione delle previste dichiarazioni dei redditi negli ultimi due anni. Non disponendo di altre fonti di reddito, sono state, quindi, prontamente informate l’Agenzia delle Entrate, per la cancellazione d’ufficio della partita Iva della attività, nonché la Questura – Ufficio Immigrazione per il riesame del permesso di soggiorno.
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