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Cellini alLupato, gli amaranto vincono 1-2

Venerdì 11 Novembre 2016 — 18:24

Il Livorno espugna il campo della Lupa Roma grazie ad una doppietta del suo attaccante.

di Redazione

Avanti così. Serviva dare continuità al roboante 5-1 contro il Prato e così è stato. E poco importa se il Livorno non è stato brillante come domenica scorsa. Quello che contava era vincere per tentare di inanellare un filotto di successi per risalire la china (LA CRONACA). L’importante ora è non fermarsi. L’eroe di giornata è Marco Cellini. Suo il gol iniziale (autentica prodezza) e suo il rigore trasformato che ha messo in ghiaccio la partita. L’attaccante è tornato al top della condizione e nell’attesa che Vantaggiato smaltisca tutti i guai muscolari, toccherà a lui sorreggere l’attacco del Livorno. Se gioca come oggi, sarà un compito semplicissimo. Attenzione però a non illudersi (LE INTERVISTE). La Lupa Roma, così come il Prato, non può essere considerato un avversario ostico. Attendiamo gli amaranto al varco quando affronteranno avversari più quotati, nel mentre godiamoci questo momento (LA CLASSIFICA).

Foscarini voleva una prova di maturità per evitare che il successo dell’ultima giornata fosse un fuoco di paglia. Sicuramente ha di che sorridere anche se non può ritenersi pienamente soddisfatto. Il Livorno ha giocato un primo tempo sicuramente di grande sostanza ma è mancato l’ultimo passaggio e in mente sono tornati i fantasmi di inizio stagione. Serviva la giocata del singolo e così è stato quando Cellini ha piazzato il pallone sotto la traversa al termine di un’azione personale. Una volta in vantaggio, gli amaranto hanno amministrato e raddoppiato quasi subito. Ora sotto con la Pro Piacenza.

Sotto tono – Foscarini ha confermato la stessa formazione vista con il Prato dopo l’infortunio di Giandonato. Rispetto ad una settimana fa però la difesa ha ballato più del previsto e solo la buona sorte ha impedito a Proia di portare avanti la Lupa Roma. Il Livorno ha fatto la sua partita anche se in più di un’occasione è mancato il classico ultimo passaggio. L’unico vero pericolo è nato da palla inattiva con Luci che da buona posizione ha messo fuori.

Cellini show – Nella ripresa è stata ancora la Lupa Roma ad avere la possibilità di passare in vantaggio ma Baldassin ha sprecato malamente. Scampato il pericolo, ci ha pensato Cellini a regalare i tre punti. Prima un sinistro chirurgico sotto la traversa, poi sicuro dal dischetto. Sul doppio vantaggio, la partita si è di fatto chiusa. Gli unici brividi li hanno regalati Dell’Agnello, che dopo tre minuti dal suo ingresso in campo si è fatto espellere per un fallo di reazione, e Palomeque che al 93’ ha siglato il gol della bandiera per la Lupa Roma. Ormai però il tempo era scaduto e il Livorno ha potuto festeggiare il secondo successo in trasferta.

Il tabellino
Lupa Roma: Svedkauskas, Rosato, Palomeque, Sfanò, Celli, Proia (70′ Ventola), La Camera, Baldassin, Scicchitano (64′ Fofana), Mancosu, Corvesi (82′ Grufi). In panchina: Brunelli, Aloi, Sarrocco, Iorio, Montesi. All. Di Michele
Livorno: Mazzoni, Gonnelli, Borghese, Gasbarro, Morelli (74′ Toninelli), Jelenic, Luci, Marchi, Lambrughi, Cellini (84′ Dell’Agnello), Murilo (77′ Venitucci). A disp: Falcone, Bergvold, Grillo, Ferchichi, Rossini, Ettajani. All. Foscarini
Arbitro: Guida di salerno
Rete: 61′ Cellini, 68′ (r) Cellini, 93′ Palomeque
Note: angoli 10-4 per il Livorno, ammoniti Celli, Mazzoni, espulso Dell’Agnello all’88, recpuero 1′ + 4′

Mazzoni 6: altra partita di ordinaria amministrazione. La Lupa Roma si fa pericolosa soltanto con il gol segnato sul quale nulla può.

Gonnelli 6: l’ammonizione presa in avvio lo condiziona. Sicuro negli anticipi, più in difficoltà se viene puntato.

Borghese 6,5: altra ottima prestazione per il robusto centrale. Vince praticamente tutti i duelli.

Gasbarro 6,5: piano piano sta tornado quello che conoscevamo. Sicuro come terzo della difesa, sfiora il gol con un gran destro. Mezzo punto in meno per essersi perso Palomeque in occasione dell’1-2.

Morelli 6: buona la spinta sulla fascia destra, ma impreciso quando si tratta di crossare. Può e deve migliorare (74’ Toninelli sv).

Marchi 6,5: forza in mezzo al campo e prezioso anche quando prova a spingersi in avanti.

Luci 7: forse una delle migliori partite di questo campionato per il capitano. Davanti alla difesa si fa sentire e non si ferma mai.

Jelenic 6: non gli si può chiedere di fare una doppietta ogni partita. Prezioso nel recuperare palloni, si vede poco dalle parti di Svedkauskas.

Lambrughi 6,5: instancabile sulla sinistra, del suo cambio di posizione ne ha beneficiato tutta la squadra. Si procura il rigore del 2-0.

Cellini 8: prima si divora un gol facile facile, poi ne realizza uno di pregevole fattura. Freddo anche dal dischetto. Sì, Cellini è tornato e non vuole più fermarsi (84’ Dell’Agnello 4: solo Remedi giocò meno minuti una volta entrato. Ingiustificabile il suo comportamento).

Murilo 6: meno brillante rispetto al match contro il Prato. In profondità viene servito poche volte e ne risente (77’ Venitucci sv).

All. Foscarini 7: seconda vittoria di fila e torna al successo in trasferta dopo Como. La squadra sembra trasformata, avanti così.

LUPA ROMA

Svedkauskas 6,5: si arrende soltanto ai colpi di Cellini.
Rosato 5: non dà mai l’idea di sicurezza.
Palomeque 6: quando deve affrontare Cellini sono guai. Segna almeno il gol della bandiera.
Sfanò 5,5: il meno peggio, ma anche lui affonda insieme alla barca.
Celli 6,5: uno dei pochi a salvarsi. Le sue avanzate mettono sempre i brividi alla difesa.
Proia 5: si divora il gol del possibile vantaggio. Poi va in tilt (70’ Ventola 5,5: qualche buona giocata, ma nulla più).
La Camera 5: male anche lui sia in fase offensiva che difensiva.
Baldassin 5,5: uno dei pochi che ci prova sempre. Mezzo punto in meno per il rigore procurato.
Scicchitano 5: soltanto tanta confusione e zero apporto in fase offensiva (64’ Fofana 6: andava messo prima visto che risulta l’attaccante più pericoloso).
Mancosu 5: buon sangue questa volta mente. Il fratello che gioca in America dovrebbe dispensargli qualche consiglio.
Corvesi 5: ha una sola occasione ma spara alle stelle (82’ Garufi sv).
All. Di Michele 5,5: il materiale con cui lavorare è di scarsa qualità. Miracoli non ne può fare.

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