Viterbese-Livorno 1-1. Mazzoni para rigore.
“Sisma, ci siamo radunati tutti nella hall”
Il Livorno non riesce a vincere neanche sul campo della Viterbese. Un pareggio che non accontenta nessuno
Prendiamoci questo pareggio che ci va più che bene e che rappresenta l’unica nota positiva della trasferta di Viterbo (clicca qui – terremoto, squadra radunata nella hall). Per il resto facciamo gli appalusi a Mazzoni che con le sue parate ha permesso al Livorno di tornare a casa con almeno un punto (LA CRONACA). L’1-1 finale infatti porta la firma del guanto amaranto che è stato decisivo nella ripresa salvando prima su Diop e poi parando un rigore ad Invernizzi. Sicuramente se c’è una squadra che ha da recriminare è la Viterbese ma per il momento ci accontentiamo. La prestazione amaranto non è stata delle più convincenti, in linea con quelle viste nelle ultime uscite. Può questa squadra fare di più? Sicuramente sì però adesso non ne è capace. E la classifica si fa sempre più desolante (LA CLASSIFICA).
Foscarini ha provato a mettere in campo quello che, sulla carta, è l’undici migliore nonostante le famose assenze. Largo quindi al 4-3-1-2 con Gasbarro spostato come centrale al posto di Borghese, Ferchichi di nuovo trequartista e Cellini finalmente titolare. L’ex Spal ha giocato tutta la partita e di questo il tecnico può soltanto festeggiare. La speranza ora è quella di recuperare Vantaggiato e Venitucci il prima possibile e allora si capirà veramente qual è il vero potenziale di questa squadra. Per adesso l’impressione è che il Livorno riesca a segnare soltanto su svarioni avversari: è successo contro l’Arezzo, è ricapitato anche questa volta. Di azione vere, gli amaranto ne hanno create soltanto una e per di più a pochi minuti dalla fine. Nel mezzo tantissime ripartenze sbagliate per mancanza dell’ultimo passaggio.
Il regalo – Eppure la partita era cominciata come meglio non si poteva con un pasticcio di Scardala che ha regalato a Murilo il gol del vantaggio. Inaspettato perché fino a quel momento (eravamo al 22’) il Livorno non aveva creato nulla. La buona notizia è stata doppia perché, per una volta, l’1-0 era durato per tutta la prima frazione e non soltanto per pochi minuti come accaduto in troppe occasioni. Forte del vantaggio infatti il Livorno ha ben amministrato il risultato e si è chiuso in difesa. Mazzoni è stato uno spettatore non pagante, ma nella ripresa tutto è, come sempre, cambiato.
La resistenza – Che sarà un secondo tempo di pura sofferenza si è intuito dopo neanche 240 secondi visto che Naglia, approfittando di una marcatura blanda di Lambrughi, ha pareggiato i conti. Da questo momento è iniziato un vero e proprio assedio alla porta di Mazzoni con il Livorno incapace di reagire. Il portiere è stato letteralmente un muro in più di un’occasione: prima ha detto di no a Diop, poi a Invernizzi lanciato uno contro uno. La parata più importante però l’ha effettuata ancora su quest’ultimo che si è fatto ipnotizzare dagli undici metri. Finito l’arrembaggio, gli amaranto hanno provato a riportarsi in avanti e l’occasione per vincere è arrivata sui piedi di Cellini che però ha calciato malamente. Sarebbe stato forse troppo. Ora testa prima alla coppa Italia e poi al prossimo impegno in campionato
Il tabellino
Viterbese Castrense: Iannarilli; Pandolfi, Scardala, Dierna, Varutti; Cuffa, Cruciani, Cenciarelli; Belcastro (45′ Invernizzi); Diop (85′ Marano), Neglia. In panchina: Pini, Pacciardi, Micheli, Paolelli, Fe’, Ansini, Cardore, Mazzolli. All. Cornacchini
Livorno: Mazzoni; Gonnelli, Rossini, Lambrughi, Gasbarro; Marchi, Giandonato (87′ Gemmi), Luci; Ferchichi (63′ Jelenic); Murilo (76′ Dell’Agnello), Cellini. In panchina: Falcone, Borghese, Morelli, Grillo, Bergvold. All. Foscarini
Arbitro: Amoroso di Paola
Rete: 22′ Murilo, 49′ Neglia
Note: angoli 6-2 per la Viterbese, ammoniti Belcastro, Cruciani, recupero 0′ + 2′
Mazzoni 7,5: il punto guadagnato porta la sua firma. Grande riflesso su Diop e strepitoso in occasione del rigore parato.
Gonnelli 5: soffre maledettamente da terzino e non riesce mai ad arrivare sul fondo per crossare. Causa il rigore, poi fallito, strattonando Diop.
Rossini 6: sicura la sua partita come centrale. Preciso e puntuale nelle chiusure.
Lambrughi 5: dispiace ma il gol della Viterbese è una sua clamorosa disattenzione visto che guarda il pallone invece di marcare l’avversario.
Gasbarro 6,5: finalmente gioca nel ruolo che più sente suo, il centrale. Non dispiace in questa posizione.
Marchi 6: corre per tutta la squadra anche se spesso a vuoto. Utile però quando c’è da fare legna in mezzo al campo.
Giandonato 5,5: innesca l’azione del gol di Murilo. Stop. Non riesce a far girare il centrocampo e nel finale non sfrutta un’ottima ripartenza (87’ Gemmi sv).
Luci 6: classica partita alla Luci. Né bene, né male. Ma da lui ci si aspetta sempre qualcosina di più.
Ferchichi 5,5: salta l’uomo con facilità ma poi si perde in altri dribbling inutili. Meglio come trequartista comunque rispetto a interno di centrocampo (63’ Jelenic 5,5: ha un paio di possibilità in contropiede ma le spreca malamente).
Murilo 6: un bel gol di rapina e poi si perde anche perché viene mal servito dai compagni con i soliti lanci lunghi che non gli permettono di sfruttare le sue qualità (76’ Dell’Agnello sv)
Cellini 6: di incoraggiamento. Si vede che non è al top della condizione ma riesce a crearsi una buona occasione ma trova la respinta del portiere avversario.
All. Foscarini 6: torna da Viterbo con un pareggio e deve ringraziare Mazzoni. Anche oggi il Livorno non ha entusiasmato.
VITERBESE
Iannarilli 5,5: sul gol non si capisce con Scaldara. Si riscatta nel finale salvando su Cellini.
Pandolfi 6: potrebbe spingere di più, ma controlla bene la sua zona.
Scardala 5: grave ingenuità commessa su Murilo. Errore grave.
Dierna 6,5: il migliore della retrovia laziale.
Varutti 6,5: suo l’assist che porta al gol la Viterbese.
Cuffa 6: davanti alla difesa fa buona guardia.
Cruciani 5,5: male a centrocampo dove non riesce a far circolare il pallone.
Cenciarelli 6: tenta qualche inserimento ma lo fa in maniera sconclusionata.
Belcastro 5: in difficoltà per tutto il primo tempo specie quando viene puntato in velocità (45’ Invernizzi 4: prima fallisce un gol clamoroso da solo contro Mazzoni poi si fa parare un rigore: peggio di così…).
Diop 6: si danna l’anima e vince quasi tutti i duelli aerei. Solo Mazzoni gli nega la gioia del gol (85’ Marano sv).
Neglia 6,5: un gioiello il gol con il quale riporta il match in parità. Pericolo costante.
All. Cornacchini 6,5: la sua squadra a volte gioca che un piacere. Si sognerà Mazzoni stanotte.
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