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Sesso dopo massaggi: sequestrato centro benessere

Venerdì 21 Ottobre 2016 — 12:14

Un centro benessere è stato sequestrato dai carabinieri dopo aver scoperto che le massaggiatrici praticavano anche servizi "extra" a pagamento ai clienti. In un intercapedine sono stati scoperti 18 mila euro

I Carabinieri di Castiglioncello, diretti dal maresciallo Michele Calvanese, con la collaborazione del Nucleo Operativo e Radiomibile di Cecina, il 20 ottobre, hanno sequestrato un centro per massaggi gestito da cittadini cinesi, in esecuzione di un decreto di sequestro preventivo emesso dal Tribunale di Livorno su richiesta della Procura della Repubblica. Il centro si trova sulla via Aurelia ed era gestito da cittadini cinesi. Al suo interno – come si legge in un comunicato inviato dai Carabinieri il 21 ottobre – le massaggiatrici praticavano rapporti sessuali ai clienti che si sottoponevano ai massaggi chiedendo dei compensi extra. L’attività di indagine dei militari di Castiglioncello era iniziata nell’inverno scorso con mirati e pianificati servizi che avevano consentito di documentare un importante numero di clienti che si recavano nel centro per usufruire dei servizi sessuali a pagamento praticati dalle massaggiatrici cinesi. I carabinieri hanno documentato numerosi incontri avvenuti nel centro fino all’estate scorsa, dimostrando anche l’impiego di lavoratrici non in regola con il permesso di soggiorno. La minuziosa attività investigativa condotta è stata trasmessa alla Procura di Livorno che a sua volta ha chiesto il provvedimento di sequestro al Giudice per le Indagini Preliminari. Prima di procedere al sequestro del centro, i carabinieri hanno documentato un’altra prestazione sessuale praticata poco prima ad un cliente. All’interno del centro benessere, i gestori, marito e moglie D.D. e B.Y. entrambi cinesi di 40 anni, sono stati denunciati per favoreggiamento e sfruttamento della prostituzione e favoreggiamento dell’immigrazione clandestina. Nel centro si trovavano anche altre due donne cinesi, una delle quali non in regola con il permesso di soggiorno. Per quest’ultima, colpita da un provvedimento di diniego del permesso di soggiorno emesso dal Questore di Napoli, sono state avviate le pratiche per l’espulsione dal territorio nazionale e in serata è stata accompagnata al Centro di Prima Accoglienza di Ponte Galeria di Roma. Il locale è stato chiuso e all’esterno sono stati affissi i cartelli che indicavano come l’immobile fosse sotto sequestro preventivo. E’ stato anche sequestrato all’interno del centro del materiale ritenuto interessante per il prosieguo delle indagini e per comprendere se il centro fosse inserito all’interno di un sistema più ampio e organizzato di gestione della prostituzione da parte di cittadini cinesi.

Ma le attività non si sono esaurite con il solo sequestro dell’immobile. Infatti nella tarda serata del 20 ottobre, i carabinieri di Castiglioncello e del Norm di Cecina hanno sorpreso D.D. e B.Y. all’interno della struttura dopo che avevano violato i sigilli posti agli ingressi. I due cinesi alla vista dei carabinieri hanno cercato di fuggire ma sono stati subito fermati e, in un’intercapedine dello stabile, sono stati rinvenuti circa 18 mila euro in contanti. Il denaro è stato sequestrato, perché ritenuto provento delle attività di prostituzione esercitata nel centro. I due sono stati quindi denunciati anche per violazione di sigilli.

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