Preso lo scippatore seriale. I soldi dei furti per la droga
In manette Enrico Salvi, 35 anni livornese, accusato di furto con strappo e ricettazione. Arrestato anche il complice Micael Del Vivo, 26 anni, per ricettazione
E’ stato finalmente preso lo scippatore seriale che aveva iniziato a colpire il 5 ottobre scorso in via Brigata Garibaldi a Fabbricotti. L’arresto dei carabinieri è avvenuto nel tardo pomeriggio di lunedì 17 ottobre all’Ardenza dove il malvivente aveva provato a colpire, cambiando dunque quartiere e spostandosi più a sud da dove solitamente era solito agire (centro-Fabbricotti-Roma).
Il delinquente è accusato di 5 scippi messi a segno in dodici giorni (un sesto scippo del 20 settembre messo in atto in via Bois è ancora al vaglio degli inquirenti): praticamente quasi uno ogni due giorni. Si tratta di Enrico Salvi, livornese di 35 anni. Il complice, arrestato solo con l’accusa di ricettazione e non di furto con strappo, è Micael Del Vivo di 26 anni.
Le indagini, coordinate dal pubblico ministero Daniele De Rosa, sono state condotte tramite le immagini delle telecamere di sicurezza (in foto in pagina alcuni fermo immagini dei colpi messi a segno) presenti nei quartieri dove si consumavano gli scippi e anche grazie alle tecnologie in dotazione all’Arma dei carabinieri che hanno coadiuvato l’ingegno dei militari nel risalire al responsabile.
Lo scippatore è stato preso, in flagranza di reato, in piazza Cappiello all’Ardenza, a seguito di un pedinamento. Dopo un colpo messo a segno ai danni di una donna di mezza età, Enrico Salvi è stato sorpreso in un cortile a disfarsi dell’ultima borsa rubata. Una volta presi i soldi li ha consegnati a Del Vivo il quale li ha usati per andare a comprare la droga. Dall’indagine infatti è emerso che gli scippi erano finalizzati all’acquisto di sostanze stupefacenti.
Addosso ai due malviventi, al momento dell’arresto, sono stati trovati 6 grammi di cocaina e 3,5 grammi di hashish. E’ stata sequestrata anche una targa presente nel sottosella di uno dei due scooter 125 usati per commettere i reati. I mezzi sono stati trovati sotto casa dello scippatore in corso Mazzini. La targa è risultata rubata. Salvi, che ha confessato gli scippi commessi, è stato arrestato per furto con strappo e ricettazione (ha agito sempre da solo). Del Vivo soltanto per ricettazione in concorso con Salvi.
I carabinieri erano sulle tracce dello scippatore da alcuni giorni. Una delle certezze investigative è stata data quando Salvi, di ritorno da uno scippo, è stato visto dai carabinieri appostati sotto la sua abitazione, gettare nel cassonetto una targa. Stessa targa che corrispondeva per le prime quattro cifre alla descrizione fornita da una vittima.
I due sono stati accompagnati al carcere delle Sughere in stato di arresto.
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