Agamennoni premiato per le sue 4 olimpiadi
Il campione di canottaggio non si ferma e guarda avanti. "Ancora una soddisfazione da togliermi? L'oro olimpico che inseguo da anni"
di Daniele D’Ambra
“Sì torna sempre dove si è stati bene”, sembra questa la migliore frase per spiegare il rapporto tra Luca Agamennoni e il Circolo “Corrado Tomei” dove il campione di canottaggio ha iniziato la sua incredibile carriera. Fu nel 97 sotto la guida tecnica dell’ex olimpionico Massimo Marconcini che Luca inizia i suoi primi passi nel canottaggio. Le doti indiscusse si videro sin dal suo esordio nel Mondiale a Lucerna del 2001 nel quale “Aga” portò subito una medaglia di bronzo a casa. Da li poi l’ingresso nelle Fiamme Gialle e tantissimi titoli italiani ed internazionali, il suo curriculum vanta infatti 3 argenti e 1 bronzo mondiale, 1 bronzo europeo, la vittoria di un’edizione dei giochi del Mediterraneo, 7 campionati italiani e la partecipazione a ben quattro olimpiadi nelle quali ha conquistato nel 2004 ad Atene e nel 2008 a Pechino un bronzo ed un argento.
Le sue vittorie passano anche dal Circolo Tomei nel quale Luca si è sempre allenato, nei periodi nei quali non era a Sabaudia presso le Fiamme Gialle, e dove ha stretto dei rapporti speciali con tutti gli addetti ai lavori i quali hanno voluto omaggiarlo con una festa in suo onore.
Parole di affetto da parte del presidente del comitato toscano della Federazione Italiana Canottaggio, Nicoletti: “Il curriculum di Luca parla da solo, la sua determinazione e la sua fame sono da prendere da esempio in ogni ambito della vita. Sono felice di poterlo festeggiare proprio al Circolo Tomei, la seconda casa del nostro campione”.
Sulla stessa lunghezza d’onda anche le parole del comandante provinciale dei vigili del fuoco Claudio Chiavacci: “È un piacere portare il saluto e festeggiare un campione come Luca il quale vanta un curriculum eccezionale quasi irreale per i risultati ottenuti nella propria carriera. Per noi è motivo d’orgoglio sapere che il suo cammino sia partito proprio dal Circolo Tomei e che il suo rapporto con esso sia sempre stato fortissimo.”
Non potevano mancare a questa festa le autorità cittadine. L’assessore allo sport, Andrea Morini, ed il sindaco Filippo Nogarin hanno espresso nelle loro parole particolare soddisfazione e orgoglio per poter ringraziare e festeggiare un campione che “ha portato il nome di Livorno sempre a testa alta in giro per il mondo, con onore”.
Prima di “uscire” per una remata con i ragazzi disabili di Sportlandia, Agamennoni ci ha gentilmente rilasciato un’intervista.
Come è cambiato l’Agamennoni uomo ed atleta dal suo esordio ad oggi?
“Ho iniziato la mia carriera al Tomei nel 1997 con Marconcini che fin da subito ha visto in me qualità dandomi fiducia e portandomi al college di Piediluco da dove ho realmente capito le mie doti prima di esordire al mondiale nel 2001 a Lucerna dove sono riuscito a vincere un bronzo splendido. Molte sono state anche le difficoltà perché sul mio cammino ho incontrato tante persone che non credevano in me, che mi vedevano come il canottiere sacrificabile, ma il duro lavoro ha fatto sì che potessi diventare il principale atleta sulla barca e credo che i risultati lo dimostrino”.
Vista la tua partecipazione al Palio Marinaro di qualche edizione fa, pensi sia possibile rivederti remare su di un gozzo?
“Ci sto facendo un pensierino perché dopo il 2009 con l’Ovosodo e nel 2012 con il Venezia credo che avrei immenso piacere a parteciparvi di nuovo ma adesso dopo Rio voglio dedicarmi alla mia famiglia quindi, vedremo. Uno sportivo rimane sempre uno sportivo”.
Hai parlato di Rio, un tuo commento sulle olimpiadi brasiliane e un paragone con le precedenti edizioni a cui hai preso parte…
“Rio è stata dura perché ci siamo trovati ripescati, dopo la squalifica della Russia, alle Olimpiadi mentre eravamo da settimane in vacanza e quindi abbiamo partecipato non certo al meglio delle nostre possibilità. Riguardo alle precedenti partecipazioni posso dire che Pechino fu splendida, dall’organizzazione fino all’argento che ho portato a casa, per non parlare del bellissimo obiettivo raggiunto ad Atene”.
A 36 anni, dopo una gloriosa carriera, quale soddisfazione vorresti toglierti ancora?
“Sicuramente l’oro olimpico al quale sono andato molte volte vicino. Vincere tale medaglia sarebbe il coronamento alla mia carriera ed al mio amore per questo sport.”
Cosa consigli a chi si avvicina ad uno sport di “nicchia” come questo?
“Ai giovani posso solo dire di lavorare, lavorare e lavorare essendo sempre affamati e determinati nel raggiungere i loro obiettivi. Io sono la prova che lo sforzo, l’impegno e l’essere affamato porta sicuramente a dei successi per molti inimmaginabili. Ancora oggi non sono sazio e la voglia di sfidarmi c’è ancora”.
Sulle note suonate dalla Banda Pisorno diretta da Davide D’Alessio, Agamenoni ha ricevuto un attestato dal Sindaco e una targa dalla Sezione nautica per festeggiare lui e la sua carriera.
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