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Buongiorno Livorno: “La nostra città no può essere pattumiera della Toscana”

Martedì 4 Ottobre 2016 — 12:18

Buongiorno Livorno ha già avuto occasione di commentare le questioni legate ad Aamps ed al suo piano industriale. Abbiamo apprezzato la decisiva spinta sulla raccolta porta a porta che è la base di partenza per la differenziazione e la diminuzione dei rifiuti, abbiamo apprezzato la volontà di creare una piattaforma della carta e dell’organico ma non possiamo non riscontrare alcune contraddizioni che sono emerse dopo la lettura del piano e i dibattiti che sono scaturiti. La principale è che si chiede alla cittadinanza di fare uno sforzo nella differenziazione diminuendo la produzione del rifiuto indifferenziato da 50.000 tonnellate annue a 25.000 lasciando però invariata la previsione di tonnellate da bruciare nell’inceneritore e raddoppiando l’arrivo di rifiuti da fuori città. L’altra apparente incongruenza che emerge è invece che, nonostante lo sforzo nella raccolta, la previsione dei ricavi dai rifiuti differenziati sia molto bassa.

Sappiamo che in regime di concordato la quadratura dei conti è un prerequisito per non far fallire la società e sappiamo che le tonnellate di rifiuti che vengono da fuori varrebbero 2 milioni all’anno. Ma sappiamo che con la fine degli incentivi per la produzione di energia da rifiuto l’inceneritore è un costo più che un guadagno. Comprendiamo anche che tutto il sistema Aamps debba stare in equilibrio politico e finanziario perché soggetto alle volontà del tribunale e dei creditori ma non possiamo non rivendicare insieme ai cittadini che il sindaco e il CdA diano una prospettiva politica a questo piano industriale.

Pertanto Buongiorno Livorno chiede che il sindaco:

Vada in sede di Ato e dia un ultimatum agli altri sindaci circa il fatto che l’inceneritore di Livorno non potrà accettare la quantità di rifiuti previsti provenienti dagli altri comuni che dovranno giocoforza diminuire entro la fine del suo mandato, cioè il 2019. In questo modo si costringerà anche gli altri comuni a procedere ad una progressiva diminuzione dei rifiuti indifferenziati che dovrebbe essere l’obiettivo principale di tutti. Anche perché il fatto che l’inceneritore di Ospedaletto (Pisa) sia ormai inattivo, fa sì che tutti i rifiuti di Ato Costa da bruciare siano deviati su Livorno, che per l’ennesima volta rischia di diventare la pattumiera della Toscana, o di una parte di essa. Altro che Rifiuti Zero!
Attraverso il CdA di Aamps si accerti che le mancate entrate dovute all’incenerimento dei rifiuti provenienti da fuori città possano essere compensate sia da maggiori ricavi da rifiuto differenziato, sia da minori costi di manutenzione, funzionamento e smaltimento delle ceneri velenose dell’inceneritore che lavorerebbe meno tonnellate di rifiuti.

Tavolo lavoro ed economia #BuongiornoLivorno

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