Olbia-Livorno 1-0.
Sconfitta meritata
Seconda sconfitta per il Livorno che perde 1-0 sul campo dell'Olbia. Decisiva una rete di Miceli nel finale
Ci siamo lasciati sconfiggere di fatto dalla formazione Primavera del Cagliari con Cossu come fuoriquota. Ecco al momento basta questo per avere la meglio sul Livorno (LA CRONACA). No, non abbiamo scritto male perché l’Olbia di fatto è una succursale della società rossoblù visti i tanti giovani elementi presenti in rosa. E gli amaranto non sono stati in grado di avere la meglio su di loro. Certo le tante tantissime assenze hanno pesato come un macigno ma non è possibile non tirare una volta in porta in tutta la partita. Negli altri incontri almeno davanti al portiere ci eravamo arrivati, questa volta il Livorno non ha fatto neanche il minimo indispensabile (LE INTERVISTE). A chi dare la colpa: A Foscarini? A Spinelli e quindi indirettamente a Ceravolo? Fatto sta che così non si può più andare avanti. D’accordo che siamo solo all’inizio, ma era lecito attendersi un avvio più scoppiettante (LA CLASSIFICA).
Foscarini le sta provando davvero tutte ma cosa possiamo imputagli? Probabilmente nella ripresa voleva cambiare qualcosa ma quando ha guardato verso la panchina ha visto: un portiere di riserva, un difensore, due ragazzini (Gemmi e Folegnani), due acciaccati (Bergvold e Marchi) e due punte che fin’ora sono state impalpabili quando hanno giocato (Dell’Agnello e Murilo). Quindi viene da chiedersi: cos’altro mai poteva fare di diverso? Sicuramente pensare a Cellini, Vantaggiato e Jelenic infortunati e inveire contro questa paradossale situazione. D’altronde quando si costruire una squadra con zero euro puoi mettere in panchina anche il migliore ma più di tanto non potrà fare.
Si cambia – Complice le molteplici assenze, Foscarini ha cambiato il suo fedele 4-3-1-2 in favore di un più prudente 3-5-1-1 con Venitucci in appoggio a Maritato con Morelli e Toninelli sulle fasce. L’infortunio occorso a quest’ultimo dopo neanche 20 minuti ha costretto il tecnico a cambiare riportando Morelli a destra avanzando Gasbarro sulla linea dei centrocampisti e inserendo Rossini al centro della difesa. I primi 45 minuti sono scorsi via senza troppi sussulti eccezion fatta per un tocco sotto di Capello che ha messo i brividi a Mazzoni. E il Livorno? Non pervenuto. Solo Venitucci ha provato a inventare qualcosa, ma non è stato supportato dai compagni.
La resa – Nella ripresa si è assistito di fatto al Cossu-show. L’ex Cagliari da solo ha tenuto in ansia tutta la retroguardia amaranto. Prima ha pennellato un cross per la testa di Miceli che ha colpito la traversa, poi ha centrato un palo clamoroso dal limite dell’area al termine di un’azione personale. Non contento ha impegnato Mazzoni con una parata difficilissima all’85′ per poi battere il corner dal quale è arrivato il gol partita di Miceli. In tutto questo il Livorno non si è mai fatto vedere della parti di Montaperto se non con i soliti lanci lunghi alla disperata ricerca delle spizzate di Maritato ma la difesa sarda ha sempre avuto la meglio. Sotto di una rete, Foscarini ha gettato nella mischia Murilo ma il risultato non è cambiato. Si attende una settimana di passione per il tecnico alla disperata ricerca di una squadra che si possa definire tale.
Il tabellino
Olbia: Montaperto, Pinna, Dametto, Miceli, Cotali, Muroni, Geroni, Piredda (74′ Tetteh), Cossu (90′ Auriemma), Capello (61′ Ragatzu), Kouko. A disp: Deiena, Van Der Want, Pisano, Murgia, Russu, Scanu, Senesi, Quaranta. All. Mignani
Livorno: Mazzoni, Toninelli (19′ Rossini), Borghese (87′ Murilo), Gasbarro, Lambrughi, Morelli, Luci, Giandonato (71′ Marchi), Ferchichi, Venitucci, Maritato. A disp: Falcone, Gonnelli, Gemmi, Marchi, Bergvold, Dell’Agnello, Folegnani. All. Foscarini
Arbitro: Meleleo di Casarano
Rete: 87′ Miceli
Note: angoli 6-3 per l’Olbia, ammonito Giandonato, Piredda, Cossu, Borghese, reucpero 1′ + 4′
Mazzoni 6,5: Quando non ci arriva viene salvato dai legni. Incolpevole sul gol di Miceli.
Toninelli sv (19′ Rossini 6: sicura la partita dell’ex Sassuolo che raramente sbaglia).
Borghese 6: prima da titolare, dimostra che si può sempre contare su di lui. Fa capire subito agli avversari che dalle sue parti non si scherza (88’ Murilo sv).
Gasbarro 5,5: deve rientrare in condizione, ma si vede che ha gamba. Meglio da esterno che come terzo di difesa.
Lambrughi 6: prima centrale, poi sulla sinistra. Non cambia però il suo contributo.
Morelli 5: uno dei migliori fino a quando non si perde Miceli in occasione del gol che regala i tre punti all’Olbia.
Luci 6: corsa e sostanza in mezzo al campo. Lavora per due vista l’assenza di Marchi.
Giandonato 5: benino nei primi minuti poi si perde con il passare del tempo e non riesce più a dettare i tempi a centrocampo (71’ Marchi 6: fa da diga in mezzo al campo insieme a Luci).
Ferchichi 5,5: molto bene quando deve far ripartire l’azione palla al piede, deve migliorare negli inserimenti.
Venitucci 6,5: l’unico che può inventare qualcosa. Tenta qualche giocata delle sue ma non è assistito dai compagni.
Maritato 5: partita complicata la sua. Sempre a fare a sportellate con i due difensori senza mai ricevere un pallone buono.
All. Foscarini 5,5: onestamente senza sei titolari e con una panchina non all’altezza di più non si poteva pretendere.
OLBIA
Montaperto 6: giornata di assoluta tranquillità. Non un tiro in porta.
Pinna 6: buone le sue galoppate sulla destra.
Dametto 6,5: vince il duello con Maritato. I palloni aerei sono tutti suoi.
Miceli 7: prima la traversa gli nega il gol che poi trova nel finale.
Cotali 6: partita senza infamia e senza lode la sua.
Muroni 6,5: preciso negli inserimenti e puntuale nelle chiusure a centrocampo.
Geroni 6: forse il meno brillante, ma non commette mai errori.
Piredda 6: qualche buona incursione che crea scompiglio, potrebbe fare di più (74’ Tetteh sv).
Cossu 7: classe sopraffina. Potrebbe vincere da solo. Ci va vicino colpendo un palo clamoroso (90’ Auriemma sv).
Capello 5,5: qualche buona sponda ma poca incisività in avanti (61’ Ragatzu 6: leggermente meglio rispetto al compagno di reparto).
Kouko 5,5: tanta corsa ma poca sostanza. Mai pericoloso in attacco.
All. Mignani 6,5: con Cossu in campo è tutto più facile. Porta a casa tre punti meritati.
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