Materassi e gazebo
davanti al Comune
Momenti di tensione tra manifestanti e forze dell'ordine. In piazza gettati materassi per accogliere chi non ha un tetto sulla testa
Continua l’emergenza casa a Livorno tra sfratti e occupazioni. Così ecco che nella mattina di martedì 20 settembre il comitato Diritto alla Casa insieme ad Asia-Usb, sono scesi in piazza del Municipio, davanti al Comune di Livorno, con gazebo e materassi per ospitare gli ultimi sfrattati nella nostra città (guarda la fotogallery di Simone Lanari in fondo all’articolo).
Il blitz è andato in scena intorno alle 10.15 e monitorizzato da polizia municipale e digos. Non sono mancati momenti di tensione quando le forze dell’ordine hanno evitato (per il momento) che si montasse la struttura non autorizzata in piazza. “Servirà per dare un giaciglio a chi non avrà più un tetto sulla testa vista l’ondata di sfratti in vista programmata in queste prossime settimane”, fanno sapere dai comitati che non hanno rinunciato, nonostante le resistenze di polizia e municipale, a mandare in porto questa iniziativa lanciando i materassi sull’asfalto e sedendoci sopra in segno di protesta. Gli agenti hanno al momento fatto togliere ogni tipo di supporto per il montaggio.
Ecco il comunicato stampa del sindacato Asia-Usb
“La verità è che a Livorno ci sono 4200 alloggi vuoti e nessuno ha mai avuto il coraggio di aggredire in maniera strutturale questa enorme rendita immobiliare inutilizzata.
Tutto il resto è propaganda.
Quanto tempo ci vuole per sfrattare 1200 morosi dagli alloggi popolari? E’ possibile farlo? Siamo sicuri che tra questi 1200 morosi non vi siano anche centinaia di famiglie in difficoltà? La casa popolare è diventata un privilegio per pochi?
E’ sempre bene ricordare a tutti i vari soggetti che invocano quotidianamente la legalità che nelle occupazioni abitative vivono, ad oggi, circa 450 persone tra cui un centinaio di minori. Solo grazie a queste occupazioni è stato possibile evitare una tragedia sociale per la città. Nessuno ha mosso un dito
Pensate di sgomberarci? Bene, preparatevi a dare un tetto a tutte le famiglie che vivono all’interno di quegli alloggi di fortuna. Non sarete voi a decidere i requisiti per chi avrà diritto oppure no ad una sistemazione, magari a seconda dei (pochi) alloggi disponibili. Chi ha un reddito ( certo e dimostrato) sotto la soglia per partecipare ai vari bandi per l’emergenza abitativa va tutelato. Va tutelato perché in un paese normale, in uno stato normale non si sarebbe mai trovato a dover “sfondare” una struttura per garantire un tetto ai propri figli ma sarebbe stato aiutato.
Nessuno rimarrà indietro. Su questo è bene essere chiari.
Oggi siamo qui in piazza in presidio permanente per chiedere un aiuto da parte delle istituzioni. Le famiglie che sono qui hanno ottenuto il riconoscimento della morosità incolpevole e per legge andrebbero tutelate. Se le istituzioni (e i vari legalitari) non sono in grado di trovarle faremo da soli. Ma non vi azzardate a condannarci”.
Famiglie sotto sfratto sostenute dal comitato diritto alla casa e dal sindacato inquilini Asia-Usb
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