Scippato disabile mentre rientra a casa
Il signor Franco, 59 anni, dopo aver posteggiato l'auto si è diretto all'ascensore esterno dello stabile in cui abita quando è stato avvicinato da un uomo che gli ha portato via lo zainetto
Il signor Franco, 59 anni, stava rientrando a casa sugli scali del Cantine. Dopo aver posteggiato l’auto si è diretto all’ascensore esterno dello stabile in cui abita quando è stato avvicinato da un uomo. “Erano le 17 circa di mercoledì 17, mentre stavo per chiamare l’ascensore ho realizzato che dietro di me vi era una presenza. Mi sono girato di scatto e ho urlato”. Lo scippatore, però, era già riuscito a sfilargli lo zainetto, con all’interno effetti personali e portafoglio, e a scappare. In quel momento non c’erano persone in strada. Franco e la moglie hanno fatto un giro nel quartiere sperando almeno di ritrovare lo zainetto senza, tuttavia, ricavarci un granché. A Franco non è rimasto altro che sporgere denuncia alla polizia. “Non sono riuscito a vederlo in faccia – spiega la vittima – perché quando mi sono voltato si era già dato alla fuga. Purtroppo nel quartiere, come ho detto alla polizia, non ci sono telecamere. Posso solo dire che mi sembrava sulla trentina, era magro, carnagione chiara ma forse non italiano. Se ha detto qualcosa? Ha detto “scusa, scusa vado via”, in realtà mi aveva derubato. E’ la prima volta che mi succede e spero sia anche l’ultima”.
Il commento di Fabrizio Torsi, presidente associazione paraplegici Livorno – Un ladro ha sottratto dalla sedia a rotelle lo zaino che viene comunemente agganciato alle maniglie della carrozzina. Un fatto gravissimo e pericoloso anche per la sicurezza e salute dei disabili oltre che offensivo. Che prima o poi saremmo arrivati a tanto era prevedibile. Chiediamo più agenti in borghese attivi sul territorio perché i “nuovi scippatori” sono diventati grandi ed hanno messo su cervello; senza fatica attaccano prede indifese. Siamo passati dall’anziano al disabile… roba da signori davvero! Personalmente sono stato attaccato e sovrastato fisicamente da una donna di oltre 90 kg, ma credevo che fosse un caso isolato quello di aggredire un disabile… mi stavo abituando alle violenze ed agli abusi da parte di particolari badanti e professionisti del settore messe in risalto dalla stampa e notiziari tv ma da oggi dobbiamo difenderci da nuovi pericoli. Eravamo e siamo impegnati a gestire una vita difficile che risente dei tagli alla spesa sanitaria e sociale applicata dai burocrati, eravamo e siamo impegnati a non cadere a terra a causa di buche ed a non sporcarsi le mani con lo sterco dei cani mentre spingiamo le ruote delle nostre sedie. Siamo impegnati a difendere la nostra dignità e a dimostrare che un evento prepotente come una lesione midollare non ferma un uomo determinato a vivere ma non possiamo vivere dimenticando di vivere. Poco altro da aggiungere se non amarezza e sdegno. Come ladro fai schifo!
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