“Spiragli” sulla Vertenza Livorno non bastano più…
“Spiragli” sulla Vertenza Livorno non basta ma è quanto basta per tenere accesa la fiducia in chi ha perso il lavoro e sta perdendo ogni sostegno di reddito. Le cifre parlano di 9000 persone. Aver conosciuto i lavoratori di Vertenza Livorno è stata una bella esperienza. Non c’era niente di scontato e non c’è niente di scontato. Neanche la idea semplice che il lavoro non è né di destra né di sinistra o quella che dare cittadinanza al lavoro è la base per avere un reddito da cittadini. Ideologismi e radicalismi ci tengono sott’acqua. Livorno soffre la mancanza di lavoro,duraturo e dignitoso, così manca il reddito,ne soffre il tessuto sociale ed il commercio. La lotta di Vertenza Livorno è stata senza pregiudizi e con giudizio. Confesercenti,CNA, CCIAA, Vescovo, Autorità portuale e proposte per la gara di Gestione dei Bacini,Sindaci,apertura alla Provincia dello Sportello over 40. Molti incontri senza perdere la bussola. La Mozione delle minoranze promossa dalla Lega in Consiglio Regionale il 2 marzo è stata un punto di svolta. Tutti si sono rimboccati le maniche. Coinvolgere la Sen. De Pin (Alternativa per l’Italia) sarà utile per incrociare le altre 8 aree di “crisi complessa”. Siamo dentro ad un problema italiano. Rimane la domanda se i vincoli dell’Europa non siano una palla al piede del rilancio del lavoro e dell’industria. Spiragli ad un anno dall’Accordo di Programma, vuol dire che è dura e che non è finita. La strada per la reindustrializzazione e la rinascita di Livorno è lunga. Intanto le famiglie devono vivere. Sono uno che ci ha creduto e che è stato parte della squadra.
Sergio Landi
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