Sciopero generale, in duemila al corteo
Oltre duemila persone in piazza per lo sciopero generale a Livorno, la mobilitazione indetta da Cgil, Cisl e Uil per chiedere dignità, reddito e lavoro. È partito da piazza Magenta il coloratissimo corteo delle lavoratrici e dei lavoratori dell’area di crisi livornese, che comprende un territorio da Collesalvetti alla bassa Val di Cecina. Ad aprile il corteo lo striscione a cui era affidato il messaggio dell’iniziativa “Livorno si ferma per rialzarsi”. Dopo Piombino, a distanza di 4 anni, è la città di Livorno che si ferma: un fiume di persone in festa ha attraversato tutto il centro storico della città per chiedere l’unità di tutto il territorio al fine di risollevare l’occupazione dopo la forte crisi che si è abbattuta sulla provincia. Dal palco allestito in piazza del Comune sono intervenuti i tre segretari nazionali dei sindacati confederali: Franco Martini della Cgil, Gigi Petteni della Cisl e Guglielmo Loy della Uil. “Dico alle lavoratrici e ai lavoratori che il sacrificio di questo sciopero non è e non sarà inutile – ha detto dal palco Guglielmo Loy, segretario nazionale Uil – La politica, nonostante gli annunci di chi troppo in fretta ci vorrebbe fuori dalla crisi, si sta accorgendo del disagio che esprimiamo, oggi a Livorno ma ogni giorno in tutto il Paese”. “Livorno, la Toscana, tutto il Paese hanno bisogno di un rilancio – ha sottolineato Petteni – che deve partire proprio dagli elementi contenuti nella piattaforma di questo sciopero: sostegno al reddito, lavoro, dignità, investimenti nelle infrastrutture e nelle attività produttive”. Franco Martini, responsabile della contrattazione della segreteria nazionale Cgil, ha concluso la manifestazione con l’impegno che i sindacati confederali porteranno a Roma le ragioni di Livorno “Oggi da Livorno partono 3 telegrammi – ha tuonato dal palco – uno per il Governo che deve tornare a dialogare con il mondo del lavoro, uno alle Istituzioni Locali che non devono avere paura di questa piazza, oggi siamo qui anche per loro, per la crescita dei territori che rappresentano, e agli imprenditori con la rivendicazione di rinnovare al più presto i contratti nazionali per un incremento dei salari”. I segretari confederali della provincia di Livorno, a fronte dell’adesione allo sciopero che ha toccato picchi oltre l’80%, hanno inviato una richiesta urgente d’incontro ai sindaci dell’area di crisi per arrivare con una proposta unica alla riunione della cabina di regia regionale dell’accordo di Programma di Livorno, prevista per il 14 luglio.
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