Intesa Nogarin-Spinelli. “Uniti per il bene del Livorno”. Nuovo allenatore: Gelain e 4 nuovi nomi
Il presidente ha incontrato il sindaco per parlare della questione stadio e del futuro della società amaranto. Spinelli ha parlato anche del caso Protti
Il problema dell’agibilità dello stadio Picchi è saltato fuori nel corso dell’ultima stagione (clicca qui). Allora lo sollevò il dg Armenia affermando che probabilmente “l’Ardenza non avrà il via libera per la prossima serie B” (clicca qui – Allenatori: Gelain in forse, le alternative). Purtroppo gli amaranto sono retrocessi in Lega Pro, ma questo non ha cambiato di una virgola il problema principale: allo stato attuale, difficilmente il Picchi otterrà l’autorizzazione. Proprio per ovviare a questa evenienza, nella mattinata del 7 giungo si è svolta in Prefettura una riunione della Commissione provinciale di vigilanza. La decisione è rimandata di una settimana così come ci hanno fatto sapere dalla prefettura: “Abbiamo valutato attentamente la documentazione che ci è stata presentata e la settimana prossima faremo un sopralluogo per esprimere un parere. E’ bene ricordare che non spetterà a noi la decisione definitiva sul dare o no l’agibilità al Picchi, ma all’organo che lo detiene”.
L’incontro con il sindaco – All’indomani della retrocessione, il sindaco Nogarin, attraverso un post sulla sua pagina Facebook, aveva chiesto un incontro al presidente Spinelli per pianificare il futuro (clicca qui). Questo è avvenuto negli uffici comunali alla presenza anche del figlio del patron Roberto, del dg Armenia e di Ivano Falchini, presidente del Coordinamento Club Livorno. Al termine dell’incontro è stato il presidente amaranto a fare il punto della situazione: “Andiamo avanti prospettando la promozione in B, ma importante sarà costruire un Livorno con livornesi. Con il sindaco faremo una collaborazione a 360 gradi, cosa che con i suoi predecessori non è stato possibile. Nogarin si è detto disponibile a collaborare magari con qualche azionista che viene a darci una mano. Lo stadio? C’è la commissione di vigilanza ma credo che non ci saranno problemi a prescindere dalla categoria”. Per quanto riguarda il ripescaggio il presidente è chiaro: “Speriamo nella giustizia sportiva perché ce lo meritiamo dopo quello che ci hanno fatto”. Altra questione spinosa quella riguardante il ritorno di Protti: “Deve sciogliere la riserva. Io ho fatto la mia proposta e la società gli permetterà di fare quello che al momento può. Poi spetta a lui sapersi ritagliare lo spazio anche perché i ruoli sono tutti coperti tranne uno ovvero quello del group manager che rappresenta un trait d’union tra giocatori e società. Il direttore sportivo lo abbiamo quindi non possiamo creare dei doppioni che portano difficoltà”.
Soddisfatto anche il sindaco Nogarin: “C’è la volontà di fare un progetto chiaro e che porti il Livorno a risalire in B qualora non venisse ripescato. Lo stadio? E’ nelle condizioni per rispondere alle esigenze e alle norme richieste. La commissione ha preteso altri incartamenti che sono stati prontamente consegnati. Poi se qualcuno vuole fare il virtuoso ne risponderà a tutti gli effetti. Posso assicurare che non ci sarà un’ulteriore riduzione della capienza. Il progetto di riqualificazione invece è parte integrante del percorso che ci siamo detti. La prospettiva è quella di avere una squadra in grado di tornare sia in B che in A e questo richiede, per quanto riguarda lo stadio, un intervento importante che non sarà né di lifting né di manutenzione. “Il presidente Spinelli – ha sottolineato Nogarin – mi ha confermato l’intenzione di restare alla guida della società anche se la squadra il prossimo anno militerà, salvo ripescaggi dell’ultima ora, in Lega Pro. Una scelta coraggiosa, e di questo lo ringrazio profondamente”.
Il sindaco ha poi dato la sua disponibilità a sviluppare i contatti che ha raccolto negli ultimi 7 mesi, durante i quali ha viaggiato per l’Italia alla ricerca di imprenditori interessati a investire sull’Armando Picchi nella logica dell’ipotesi “Cittadella dello Sport”.
L’obiettivo è individuare soggetti interessati a stringere, con Spinelli, una partnership per la gestione della società, oppure disponibili a sponsorizzare la squadra e, last but not least, alla realizzazione del nuovo stadio all’Ardenza.
“In questi mesi le esperienze positive nate dal basso in città si sono moltiplicate – ha ricordato Nogarin -. Ora potrebbe essere la classe imprenditoriale livornese a fare la propria parte e creare magari una cordata pronta a investire sulla squadra”.
Una proposta che fa il paio con quella arrivata da Ivano Falchini, presidente del Centro coordinamento dei Club che ha proposto una campagna di azionariato popolare per incrementare il capitale sociale del Livorno calcio.
Ultimo capitolo, lo stadio.
Il Tavolo per la sicurezza allestito in Prefettura ha stabilito come l’impianto, pur in un quadro di criticità, continui a essere a norma, rispettando i requisiti minimi imposti sia dalla Lega Pro che dalla serie B.
“Noi comunque abbiamo già a bilancio mezzo milione di euro – ha sottolineato il sindaco – per i lavori più urgenti” .
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