La notizia ripresa dal Corriere della Sera. Disabile rischia di perdere la casa all’asta. Benefattore la compra e gliela rende gratis
Il fratello emozionato: "Dobbiamo dire grazie di cuore a questa persona che non conosciamo ma a cui vanno i nostri più sentiti ringraziamenti"
di Giacomo Niccolini
A volte basta sfogliare le pagine della vita al contrario per trasformare una lacrima in un sorriso. E capire che forse c’è ancora un motivo per lottare, per credere che la parte buona di un mondo avariato esiste e se ci sbatti contro è un arcobaleno di emozioni. La vita, ancora una volta, ha insegnato che è lì pronta a tendere una mano, aspettare chi sa farlo per poi ripartire insieme. Questa è la storia di Alessandro D’Oriano (nella foto in pagina il giorno del suo matrimonio), disabile al 75% a causa di un encefalite che lo ha colpito da piccolo, e di suo fratello minore Francesco Emilio, che lo segue con un tir d’amore ogni giorno che Dio mette in terra (la notizia è stata ripresa dal Corriere della sera).
Il calvario di Alessandro inizia quattro anni fa quando perde il lavoro trovato come “categoria protetta” e per cui parte una causa civile in tribunale per ottenere giustizia.
Inizia la salita, c’è da pagare il mutuo di una casa che condivide con sua moglie, anch’essa disabile e dipendente pubblica. I soldi, con un solo stipendio in due, sono pochi. Si fa fatica. Il lavoro non si trova specialmente se a chiederlo è un ragazzo “speciale” il cui essere “speciale” però spesso è sinonimo di pregiudizio, scherno e paura. Così pochi mesi fa la casa deve essere messa all’asta.
“O si mangia o si paga il mutuo”, aveva più volte detto Alessandro al fratello Francesco. Così il 12 maggio arrivano due persone in tribunale che manifestano interesse per l’appartamento. Alessandro si vede perduto e viene colpito da un’aneurisma cerebrale.
Il ricovero d’urgenza nel reparto di Rianimazione di Livorno dove “viene salvato per i capelli”, spiega il fratello al telefono con Quilivorno.it. “Devo solo ringraziare i dottori e l’equipe medica di questo splendido reparto – racconta Francesco Emilio D’Oriano – hanno salvato Alessandro con una professionalità e un’umanità unica. Senza di loro non sarebbe più qui con noi”.
Adesso Alessandro è in un centro specializzato a Volterra (nella foto qui accanto insieme al fratello) dove giorno dopo giorno fa un passo avanti, scala quella parete fatta di mille difficoltà.
La cosa più bella è che pochi giorni fa un benefattore misterioso, che aveva letto in questi giorni i numerosi appelli della famiglia, ha comprato la casa all’asta al costo base di 37mila euro e l’ha resa ad Alessandro in comodato d’uso gratuito fino a che sarà in vita e con la possibilità di ricomprarla nel tempo alla stessa cifra appena sborsata.
“Un gesto meraviglioso che ci ha lasciato senza parole – commenta Francesco Emilio al telefono con Quilivorno.it – Io non conosco il nome di questa persona che, parlando con il mio avvocato, ha pregato di rimanere anonimo anche nei nostri confronti. Anche se non lo conosco a lui vanno i miei più sentiti ringraziamenti. Un gesto che fa ancora sperare nella vita“.
Alessandro è a qualche chilometro da casa sua. La bella notizia lo ha fatto reagire e sorridere ancora di più. Accanto a lui tutto il buono della sua vita. A Livorno una casa che lo aspetta per ripartire. E per sperare ancora.
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